Kiev ringrazia Meloni per le parole contro Putin: «Con l’aiuto di nazioni libere riusciremo a vincere l’invasore»

La leader di FdI ha condannato il discorso del leader russo dopo l’annessione delle regioni ucraine. Lo staff di Zelensky: «Grazie per la posizione chiara»

«Grazie a Giorgia Meloni per la sua posizione chiara e la dura condanna delle politiche neo-imperialiste russe. Con l’aiuto delle nazioni libere, la terra ucraina si libererà degli invasori russi», a scriverlo su Twitter è Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il riferimento è alle ultime dichiarazioni della leader di Fratelli d’Italia sul presidente russo Vladimir Putin e alla proclamata annessione delle quattro regioni ucraine alla Russia. ««La dichiarazione di annessione alla Federazione Russa di quattro regioni ucraine dopo i referendum farsa svoltisi sotto violenta occupazione militare non ha alcun valore giuridico o politico», ha detto la presidente di FdI. «Putin dimostra ancora una volta la sua visione neo imperialista di stampo sovietico che minaccia la sicurezza dell’intero continente europeo. Questa ulteriore violazione delle regole di convivenza tra nazioni da parte della Russia», ha aggiunto Meloni», conferma la necessità di compattezza e unità delle democrazie occidentali».


La reazione dei Paesi Ue

Alle parole della leader di Fratelli d’Italia sono seguite subito quelle dell’Unione Europea. «Respingiamo fermamente e condanniamo inequivocabilmente l’annessione illegale da parte della Russia delle regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Cherson», si legge nella nota diffusa dai 27 membri del Consiglio Ue. «Minando deliberatamente l’ordine internazionale basato sulle regole e violando palesemente i diritti fondamentali dell’Ucraina all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale, principi fondamentali sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale, la Russia sta mettendo a rischio la sicurezza globale», prosegue il documento. Secondo i 27 Paesi Ue, l’Ucraina sta esercitando il suo «legittimo diritto di difendersi», mentre le minacce di Putin «non scuoteranno la determinazione» dell’Unione Europea.


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