«Volodymyr? Chiamami Giorgia»: cosa ha detto Meloni a Zelensky e cosa vuole Kiev dall’Italia

Il presidente dell’Ucraina parla di Putin, dei negoziati impossibili e di Salvini e Berlusconi

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky chiede armi di difesa aerea all’Italia di Giorgia Meloni. Dice che Berlusconi «lo vota solo l’8% degli italiani e ha quasi 90 anni, gli auguro buona salute». Parla di «affari facili con la Russia» a proposito di Matteo Salvini. Nell’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera annuncia la liberazione di Cherson, dice che se la Russia ha deciso di usare la bomba atomica lo farà e spiega quali sono i piani di Vladimir Putin: «Le nostre informazioni e i servizi di intelligence alleati ci dicono con certezza che i russi non intendono assolutamente fermarsi. Mosca esige che noi si riconosca la Crimea parte integrante della Russia e si accetti le repubbliche cosiddette indipendenti di Lugansk e Donetsk, inoltre vogliono tenersi Mariupol, tutta l’area lungo il Mare di Azov che hanno occupato. Sono condizioni che la società ucraina non può accettare: a Mosca lo sanno e quindi insistono per accusarci di boicottare il dialogo. La Russia tratterà solo quando avrà capito che non può vincere militarmente. Noi siamo sempre pronti a negoziare».


La telefonata con la premier

Nel colloquio con Lorenzo Cremonesi però Zelensky affronta prima di tutto i temi della politica italiana. «Ho avuto una conversazione telefonica con la nuova premier che si è detta chiaramente favorevole alla nostra comune alleanza e mi ha assicurato il suo pieno sostegno per l’Ucraina contro l’aggressione russa», esordisce. Poi entra nel dettaglio: «“Giorgia? Volodymyr chiamami Giorgia!” Mi ha risposto dopo che io l’avevo chiamata per nome, è andata proprio così, subito. È stata diretta e personale». Ribadisce che agli ucraini servono «difese antiaeree, per noi è vitale. Vogliamo che i nostri profughi tornino in Ucraina, dobbiamo ricostruire la nostra economia, che i bambini vadano a scuola, che la società riprenda a funzionare pienamente. E per questo ci servono armi contro gli attacchi dall’aria e per garantire la sicurezza dei civili. L’Italia produce sistemi di difesa antiaerea assieme a Francia, Germania e pochi altri: speriamo che possa aiutarci».


Berlusconi e Salvini

Zelensky è molto preciso sugli audio di Berlusconi: «Ha persino utilizzato le stesse espressioni e la narrativa di Putin. Non ho visto in quelle frasi le opinioni personali di Berlusconi, si è limitato a ripetere quelle di Putin e ciò mi spaventa meno. Lo vota solo l’8 per cento degli italiani e questa è la risposta confortante del vostro elettorato, ciò mi basta… Comunque, ha quasi 90 anni e gli auguro di restare in buona salute». Su Salvini, che ha avuto simpatie per lo Zar, è invece più allusivo: «Vedo che il popolo italiano sostiene davvero l’Ucraina. Ma è una sfida difficile, comporta un lavoro quotidiano contro l’invasione russa lo vedo io stesso ogni giorno, a costo di sopportare nuove incertezze economiche. So che è difficile rinunciare a fare affari facili con la Russia nel breve periodo, si rischia una certa instabilità economica, ma è per il futuro della stessa stabilità, democrazia, civiltà e libertà europea».

Il prezzo del gas

Infine, dice che il prezzo del gas che va alle stelle «non c’entra con noi. Mosca nel passato ha già usato l’arma dell’energia, detesta che voi europei possiate diventare indipendenti dal gas russo. E comunque già l’anno prossimo avrete trovato fonti alternative. Se cadete vittima del ricatto russo oggi spenderete meno, ma nel futuro a farne le spese saranno i vostri figli. Paghiamo tutti un prezzo per la nostra libertà, altrimenti sarà Putin a dettare le regole».

Leggi anche: