Papa Francesco: «La pace tra Russia e Ucraina è possibile. Non interferisco con il governo italiano»

Bergoglio a La Stampa: dobbiamo essere tutti pacifisti

Papa Francesco domani andrà ad Asti. Domenica presiederà la messa nella cattedrale. E oggi in un colloquio con Domenico Agasso per La Stampa parla della guerra tra Ucraina e Russia, del governo Meloni e di spiritualità per fermare i conflitti. Sul ruolo diplomatico del Vaticano nei confronti del Cremlino Bergoglio dice che «siamo continuamente attenti all’evolversi della situazione. Come ho detto sull’aereo tornando dal Bahrein, la Segreteria di Stato lavora e lavora bene, ogni giorno. Sta valutando qualsiasi ipotesi e dando valore a ogni spiraglio che possa portare verso un cessate il fuoco vero, e dei negoziati veri». Il Vaticano è pronto a fare da mediatore: «La Santa Sede è disponibile a fare tutto il possibile per mediare e porre fine al conflitto in Ucraina». Per Bergoglio «la pace è possibile. Però bisogna che tutti si impegnino per smilitarizzare i cuori, a cominciare dal proprio. E poi disinnescare, disarmare la violenza. Dobbiamo essere tutti pacifisti. Volere la pace, non solo una tregua che magari serva solo per riarmarsi. La pace vera, che è frutto del dialogo. Non si ottiene con le armi, perché non sconfiggono l’odio e la sete di dominio, che così riemergeranno. Magari in altri modi, ma riemergeranno».


Sull’incontro in programma con Giorgia Meloni Francesco dice di non voler interferire «nelle questioni politiche specifiche italiane. C’è un governo legittimo, votato dal popolo, è all’inizio del suo percorso, e auguro il meglio a chi lo guida e ai suoi collaboratori, e anche all’opposizione affinché sia collaborativa, perché il governo è di tutti, e ha come compito e obiettivo il bene comune, e come unico orizzonte a cui puntare un futuro migliore per l’Italia. Domenica abbiamo celebrato la Giornata Mondiale dei Poveri: come a tutti i governanti di ogni Paese, chiedo per favore di non dimenticare gli ultimi». Infine, Bergoglio risponde alla domanda su dove cerca e trova Dio: «Io prego. Al mattino celebro l’Eucaristia, lì trovo il Signore. E poi lo trovo in ciò che faccio e soprattutto nelle persone che incontro, in ognuno di voi».


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