Twitter dichiara guerra a Facebook e Instagram: stop a tutti i link alle altre piattaforme

L’azienda di Elon Musk ha deciso di vietare ai suoi utenti di pubblicare collegamenti a social network rivali, resterebbe però la possibilità di pubblicizzare a pagamento i contenuti su altri social

Mentre il mondo era sintonizzato sulla finale dei Mondiali in Qatar, Twitter ha deciso di introdurre nelle sue politiche di utilizzo del social media un nuovo divieto. La piattaforma di Elon Musk – che si trovava al Lusail Stadium a guardare la partita – vieterà ai suoi utenti di pubblicare collegamenti a social network rivali. È quello che si legge in una nota diffusa in queste ore dall’azienda stessa, poi confermata anche su Twitter. «Twitter è il luogo in cui si svolge la conversazione pubblica e dove persone provenienti da tutto il mondo vengono a promuovere le loro attività, arte, idee e altro ancora. Sappiamo che molti dei nostri utenti potrebbero essere attivi su altre piattaforme di social media; tuttavia, in futuro, Twitter non consentirà più la promozione gratuita di specifiche piattaforme di social media», si legge. Le piattaforme che rientrano in questa nuova politica sono Facebook, Instagram, Mastodon, Post e Truth, il social di Donald Trump, ma anche «aggregatori di link di social media di terze parti come linktr.ee e lnk.bio». In sintesi, gli utenti non potranno più includere link ai propri profili su altri social o anche il loro nome nella loro biografia di Twitter. «Esempi: “seguimi @nomeutente su Instagram”, “nomeutente@mastodon.social” o “controlla il mio profilo su Facebook – facebook.com/username”», precisa la piattaforma che consentirà, però, di pubblicizzare a pagamento i contenuti su altri social. Rimangono fuori dal ban, per ora YouTube e TikTok.


Cosa succede se si viola questa politica?

La piattaforma ha inoltre sottolineato che prenderà provvedimenti contro gli utenti che violeranno questa nuova regola. E lo farà «sia a livello di tweet che di account». Nella nota, Twitter sottolinea che le «sanzioni» andranno dall’eliminazione dei tweet alla sospensione temporanea dell’account. «Se le violazioni di questa politica sono un incidente isolato, potremmo intraprendere una serie di azioni che vanno dalla richiesta di cancellazione di uno o più tweet al blocco temporaneo degli account. Eventuali infrazioni successive comporteranno – si legge – la sospensione definitiva».


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