Missili, bombardamenti, piloti fantasma: come i videogiochi hanno alimentato la disinformazione sulla guerra in Ucraina

A partire dall’invasione del febbraio 2022, diverse immagini sono state erroneamente spacciate come provenienti dal fronte

Una buona fetta della disinformazione che ha iniziato a circolare sul conflitto in Ucraina dopo l’invasione del febbraio 2022 è basata su video e immagini decontestualizzati o alterati. Si tratta del risvolto della medaglia di un evento estremamente documentato e condiviso sui social, al punto da essere definito la «prima guerra di TikTok». Ma il virtuale non è solo il mondo dove le bufale circolano e proliferano, ma anche quello da cui, talvolta, attingono. Le immagini sempre più realistiche dei videogiochi di guerra, infatti, sono state in diversi casi spacciate come reali e provenienti dal campo di battaglia. Scatenando una vera e propria ondata di disinformazione: a preoccupare i ricercatori è la facilità con cui il pubblico – e talvolta, gli organi di informazione – vengono ingannati.

Il fenomeno

«Con il miglioramento della grafica dei videogiochi la CGI («computer generated imagery», ndr) può, a prima vista, sembrare reale», ha spiegato all’agenzia francese Afp Claire Wardle, co-direttrice dell’Information Futures Lab della Brown University. Secondo Nick Waters, del sito di investigazione digitale Bellingcat, a partorire le bufale sono «troll curiosi di vedere quante persone ci cascheranno». Mentre a diffonderle sono spesso «persone ingenue» che cercano di ottenere visibilità Internet o aumentare i propri followers. Purtroppo, si rammarica Waters, «molte persone non hanno le capacità» per individuare la disinformazione.

C’è un gioco, in particolare, che ha prodotto bufale estremamente convincenti. Si tratta di Arma 3, dello studio ceco Bohemia Interactive: permette di generare vari scenari di battaglia utilizzando aerei, carri armati e varie armi. Capita spesso che in seguito i giocatori condividano online le clip delle loro «missioni», e che poi queste ultime vengano estrapolate dal loro contesto originario.

I casi

Lo scorso 24 marzo diverse testate, come ad esempio Panorama, hanno pubblicato il video dello scontro tra due aerei, dove si vede uno dei mezzi esplodere e precipitare a terra, schiantandosi contro delle abitazioni. Veniva spiegato che la clip riprendeva l’antiaerea ucraina, nel momento in cui distruggeva gli elicotteri russi Kamov a Cherson. Lo stesso video, però, era stato pubblicato il 21 marzo 2022 dal canale YouTube Norov con il seguente titolo: «Attack Helicopters shot down by Anti-Air Systems – Arma 3 Military Simulation». La scena infatti risaliva proprio al videogioco in questione, ma molti media erano cascati nel tranello.

Non è la prima volta che capita: Afp cita per esempio il caso di Romania Tv, che a novembre ha presentato un vecchio video di Arma 3 affermando che mostrasse i combattimenti in Ucraina. In studio, un ex ministro della Difesa e un ex capo dell’Intelligence hanno entrambi commentato le immagini come se fossero autentiche. Un altro episodio ha riguardato il video di un aereo che bombarda alcuni edifici. Anche in questo caso, condiviso affermando: «La Russia nel mezzo della guerra con l’Ucraina». E anche in questo caso, proveniente in realtà da una simulazione del videogioco Arma 3. La stessa fonte della bufala secondo cui, nel marzo 2022, un filmato avrebbe mostrato un missile Javelin (uno dei più sofisticati missili anticarro portatili al mondo, ndr) mentre prendeva di mira un veicolo militare russo.

Il fantasma di Kiev

Lo stesso schema, a grandi linee, si è riproposto per la leggenda del «fantasma di Kiev», mitologico pilota dell’aeronautica ucraina capace di abbattere con facilità gli aerei russi. Alla fine di febbraio 2022, infatti, sui social ha iniziato a circolare il video di un aereo in fuga dai proiettili antiaerei. Alcuni post affermavano che si trattava del leggendario pilota ucraino mentre schivava un attacco russo, mentre altri sostenevano che il protagonista della clip fosse in realtà un pilota dell’esercito del Cremlino. Entrambe le versioni, però, non corrispondevano al vero: come ormai prevedibile, anche in questo caso l’origine della sequenza era Arma 3.

Non è stata l’unica volta in cui l’esistenza del fantasma di Kiev ha trovato presunte conferme in un videogioco. A distanza da pochi giorni dall’invasione, infatti, ha iniziato a circolare anche un altro video. Chi lo condivideva affermava che le immagini mostrassero un aereo ucraino che abbatteva un velivolo russo sopra gli edifici di una cittadina del Paese. In realtà, la scena era stata creata tramite un videogioco chiamato DCS, ossia «Digital Combat Simulator World».

«Per ogni contenuto rimosso, ne nascono altri dieci»

Sebbene i casi in esame riguardino prevalentemente Arma 3, infatti, la storia degli ultimi mesi insegna che il problema è di più ampia portata. Ed era stato rilevato già nel giorno stesso dell’invasione: durante l’edizione del Tg2 di giovedì 24 febbraio 2022, infatti, erano state trasmesse diverse immagini, tra cui quella che mostrava diversi missili lanciati in aria, che comparivano improvvisamente da dietro alcuni edifici civili. La clip, in realtà, proveniva da un videogioco chiamato War Thunder.

«Sebbene sia lusinghiero che Arma 3 simuli i conflitti di guerra moderni in modo così realistico, non siamo certamente contenti che possa essere spacciato per altro e utilizzato come propaganda di guerra», ha dichiarato in un comunicato un rappresentante di Bohemia Interactive. «Abbiamo cercato di combattere tali contenuti segnalando questi video ai fornitori di piattaforme – ha aggiunto -, ma è decisamente inefficace. Per ogni video rimosso, ne vengono caricati altri dieci ogni giorno».

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