Atletica, la Greta Thunberg dello sport rinuncia alla corsa al titolo mondiale in Australia: «Non viaggio in aereo»

A 16 anni Innes Fitzgerald è una delle atlete più promettenti della Gran Bretagna. Nella lettera inviata alla Uk Athletics ha spiegato: «Proverei più dolore a volare che a non partecipare»

A 16 anni Innes Fitzgerald è una delle atlete più promettenti della Gran Bretagna. Pochi giorni fa la lettera inviata alla British Athletics l’ha consacrata nell’immaginario di molti come la Greta Thunberg dello sport: nel lungo testo la podista, record nazionale under 17 sui 3mila metri e quarta ai Campionati europei under 20 di sci di fondo a Torino, ha chiesto di non essere presa in considerazione nella squadra per i Campionati mondiali di sci di fondo a Bathurst, in Australia. «La realtà del viaggio mi riempie di profonda preoccupazione», ha scritto riferendosi al volo in aereo organizzato dalla Uk Athletics per far muovere la squadra. Una posizione in difesa dell’ambiente che ha portato la 16enne a chiedere di sacrificare la sua partecipazione all’importante gara. Non è la prima volta che Fitzgerarld si preoccupa di come raggiungere i luoghi delle competizioni. Nei campionati di Torino aveva evitato di volare, optando per oltre 20 ore di viaggio: prima in pullman per Lille, poi in treno via Parigi per raggiungere Torino. In quel caso la sua famiglia l’aveva appoggiata prendendo biciclette pieghevoli e finendo il viaggio in treno.


«Proverei più dolore a volare che a non partecipare»

Nella sua lettera alla British Athletics, Fitzgerald ribadisce come l’opportunità di competere per la Gran Bretagna rimanga «un privilegio» e di come, da quando ha cominciato a correre, la prospettiva di gareggiare ai campionati del mondo di Cross Country le sia sembrata solo un grande sogno. «Tuttavia il viaggio mi riempie di profonda preoccupazione», ha cercato di spiegare, «non mi sentirei mai a mio agio a volare sapendo che le persone potrebbero perdere i propri mezzi di sussistenza, la casa e i propri cari». Un riferimento alla crisi climatica e alle sue conseguenze disastrose di cui l’atleta non vuole essere complice: «Il minimo che posso fare è esprimere la mia solidarietà a coloro che soffrono in prima linea per il crollo climatico. Prendere una decisione non è stato facile, per quanto poco paragonabile al dolore che proverei prendendo il volo».


«Non voglio avere tutto questo sulla coscienza»

Intervistata da Athletics Weekly la 16enne ha poi spiegato il suo impegno per l’ambiente, condiviso anche da chi le sta attorno: «La mia famiglia è attenta all’ambiente quanto me. Viviamo in una casa con una piccola fattoria vicino a Exeter e coltiviamo frutta e verdura. Mio padre era felice che non volassimo. L’aviazione è l’attività più energivora che possiamo fare. Non voglio avere tutto questo sulla coscienza». Tra le reazioni più entusiaste dell’esempio di Innes Fitzgerald quella di Champions for Earth, organizzazione per atleti che hanno a cuore l’ambiente: «Una campionessa in più di una maniera, vincendo in modo impressionante sulla pista da corsa e nel mondo della protezione ambientale. Innes è stata incoronata Youth Champion For Earth del 2022 per il suo impegno nel perseguire i suoi obiettivi sportivi nel modo più sostenibile possibile». E ancora: «Da giovane, con sogni olimpici che crescono durante un’emergenza climatica ed ecologica, sta bilanciando il sogno di diventare un giorno una campionessa del mondo con la determinazione di essere una campionessa per la Terra».

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