Zelensky a Sanremo, il comico Alessandro Siani: «Che parli o no al Festival, la guerra continua»

L’attore napoletano sarà all’Ariston nella serata di giovedì: «Parlerò in chiave comica, ma farò anche una riflessione su amicizia e solitudine»

«Le polemiche a Sanremo sono un colpo di tosse che diventa broncopolmonite. Storicamente ci sono sempre state, delle volte si creano, delle volte hanno un senso». È l’attore Alessandro Siani l’ultimo a commentare la decisione della Rai di trasmettere un videomessaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante l’ultima serata del Festival. «Al di là della sua apparizione, sta passando del tempo e c’è ancora una guerra che sembra non finire mai. Bisogna fare una riflessione su questo», ha spiegato Siani a margine dell’incontro per la presentazione del suo nuovo film, Tramite Amicizia. L’attore napoletano, che salirà sul palco dell’Ariston nella serata di giovedì, ha poi commentato la sua partecipazione al Festival. «A Sanremo parlerò in chiave comica, ma farò anche una riflessione su amicizia e solitudine – ha anticipato ai giornalisti -. Viviamo in un periodo in cui è più facile non sentire cose belle, ma il problema resta quello che fai e avere la coscienza pulita. Lo dico perché voglio affrontare quel palco dando il giusto peso alle parole». Nel 2015, proprio a Sanremo, Siani era finito al centro di una polemica per una battuta su un bambino sovrappeso. Un episodio che l’attore sembra essersi lasciato definitivamente alle spalle. «Zalone è stato criticato perché ha fatto una battuta sulla Calabria. Pio e Amedeo perché fecero Emigratis, Fiorello per una battuta su una ragazza magra. Il fatto è che i comici devono parlare meno, mentre sui social si può dire invece tutto», ha commentato Siani.


Foto di copertina: ANSA / ETTORE FERRARI


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