Sanremo 2023, da Ultimo eterno secondo alla noia per l’effetto nostalgia: la pagella della quarta serata

La scelta di molti artisti in gara di attingere al loro repertorio nella serata cover e duetti ci è sembrata poco coraggiosa: c’è a chi è andata bene e a chi meno

All’Ariston si sono spente le luci sulla quarta serata del Festival di Sanremo, quella delle cover e duetti. Prima di proseguire, lo diciamo subito: la scelta di portare la cover dei propri migliori pezzi del passato non ci è piaciuta, è ruffiana e poco coraggiosa. Funziona con Grignani, Paola&Chiara e Giorgia, ma non con gli altri. Tra buone esibizioni e qualche stonatura, ecco la nostra pagella della serata del 10 febbraio.


Grignani e Arisa, ci piace il casino che avete combinato: voto 10

Grignani è tornato all’Ariston da perfetto showman. Nella terza serata ha gestito con tranquillità un problema tecnico, chiedendo di ricominciare da capo. Il duetto con Arisa di Destinazione paradiso, che aveva portato su quello stesso palco 28 anni fa, è stato una performance in cui la voce non è stata protagonista ma ha comunque coinvolto con entusiasmo il pubblico. «Abbiamo combinato un casino», ha detto Arisa alla fine: sì, ed è il regalo più bello che poteste farci. (Foto: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)


Francini e la maternità: voto 9, l’orario in cui avremmo meritato di ascoltarla

Fino alle 2 circa, prima del suo monologo, la co-conduzione dell’attrice toscana era stata un po’ sottotono. Poi Chiara Francini si è presa la scena e da quando ha iniziato a parlare è stato un crescendo che ha tenuto incollato lo spettatore fino alla fine. Emozionante, schietto, sincero. L’attrice ha parlato della maternità come obbligo sociale e del suo senso di colpa per non avere figli, in un monologo convincente – il più riuscito finora – che avrebbe meritato ben altra collocazione nel palinsesto. Inizialmente previsto all’1 meno venti, è andato in onda un’ora dopo. Se avesse avuto spazio in prima serata, la Rai avrebbe reso davvero un servizio pubblico. (Foto: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

L’inatteso sorriso di Ultimo: voto 2°

Sarà stata la valanga di voti che l’ha fatto risalire in classifica fino alla seconda posizione dietro Mengoni, o forse condividere il palco con Eros. Ma Ultimo ha sfoderato un lungo, genuino e inaspettato sorriso durante tutta l’interpretazione del medley di successi di Ramazzotti. Forse sorpreso anche lui dalla sua stessa emozione, il cantautore romano si è perso qualche verso della canzone, contagiato da Eros stesso che, pronti-via, ha perso il ritmo e ha ammesso: «Ma sai che non me la ricordo?». Ma non importa, il sorriso è rimasto. Nonostante poi il secondo posto confermato in classifica generale e in quella di serata. (Foto: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

La nostalgia degli Articolo 31 che non funziona: voto 4

Coprire 30 anni di carriera in 2 minuti è un’impresa ardua, quasi impossibile. Forse non necessaria. Un medley affollato, caotico, convulso, dove i versi di Domani smetto si sono mangiati quelli di Spirale ovale e così via a cascata. Non era necessario metterli tutti, ma fare una selezione, seppur dolorosa. L’appello di Fedez a Giorgia Meloni è rimasto imbrigliato nell’operazione nostalgia della loro esibizione, senza riuscire a diventare una rivendicazione politica. (Foto: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Ariete e Sangiovanni steccano sul maestro Battiato: voto 3

Il malus FantaSanremo per il cappello non è l’unico che prenderà Ariete nella quarta serata. Già nelle scorse serate Ariete ha avuto qualche difficoltà nelle sue esibizioni, e purtroppo sia lei sia Sangiovanni hanno preso qualche toppa anche su Centro di gravità permanente di Battiato. Tutto perdonato per la giovane età, ma gli errori rimangono. (Foto: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Sbrodolati nell’autocitazione: troppi medley, voto 2

Va bene l’effetto nostalgia, va bene ripescare i miglior brani del proprio repertorio per scaldare il pubblico. Quello che dispiace è che così tanti artisti abbiamo portato sul palco, nella serata cover e duetti, loro stessi. E non abbiano avuto il coraggio di interpretare brani altrui, rifugiandosi nei successi del passato: una scelta facile, poco coraggiosa. E deludente.

Lo speciale Sanremo 2023

I testi delle canzoni

ANNA OXASali (Canto dell’anima) | ARTICOLO 31 – Un bel viaggio | ARIETE – Mare di guai | COLAPESCE E DIMARTINOSplash | COLLA ZIO – Non mi va | COMA_COSEL’addio | I CUGINI DI CAMPAGNA – Lettera 22 | ELODIEDue | GIANLUCA GRIGNANI – Quando ti manca il fiato | gIANMARIA – Mostro | GIORGIAParole dette male | LAZZA – Cenere | LDA – Se poi domani | LEO GASSMANN – Terzo cuore | LEVANTE – Vivo | MADAMEIl bene nel male | MARA SATTEI – Duemilaminuti | MARCO MENGONIDue vite | MODÀ – Lasciami | MR. RAIN – Supereroi | OLLY – Polvere | PAOLA e CHIARA – Furore | ROSA CHEMICALMade in Italy | SETHU – Cause perse | SHARI – Egoista | TANANAITango | ULTIMO – Alba | WILL – Stupido

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