Alfredo Cospito, gli avvocati chiedono i domiciliari per motivi di salute

A breve il tribunale di Sassari esaminerà il ricorso della difesa per il rifiuto di una richiesta analoga fatta dall’anarchico. E c’è la questione della sanità mentale in gioco

L’anarchico Alfredo Cospito ha presentato ieri una richiesta al tribunale di sorveglianza di Milano per ottenere gli arresti domiciliari, al posto del carcere duro al quale è sottoposto attualmente al 41bis. L’istanza di differimento pena giunta al tribunale tramite l’avvocato di Cospito, Flavio Rossi Albertini, viene motivata alla luce delle condizioni di salute del detenuto. Dopo esservi uscito lo scorso 27 febbraio, infatti, l’anarchico è tornato ieri in ospedale a causa dei problemi fisici che accusa per via dello sciopero della fame che conduce da oltre quattro mesi contro il regime carcerario. Cospito aveva brevemente iniziato ad assumere degli integratori e a mangiare qualcosa prima della sentenza del 24 febbraio che ha confermato il 41bis, dopo la quale è tornato a non cibarsi, nutrendosi solo di acqua, sale e zucchero. Ora la sua richiesta passa al vaglio dei giudici – si tratta della presidente Giovanna Di Rosa affiancata da Ornella Anedda e due esperti – che dovranno fissare una data per l’udienza, forse il 24 marzo.


Alfredo Cospito può andare ai domiciliari?

I giudici si trovano quindi a doversi esprimere su un caso delicato. In passato, in situazioni simili a quella del 55enne ideologo della Fai, che chiede di scontare i domiciliari a casa della sorella, il differimento della pena è stato negato dato che il malessere fisico era stato autoindotto dai detenuti stessi, riporta l’Ansa. Probabilmente sarà necessario che Cospito si sottoponga a esami psichici. Infatti, se fosse rilevata una condizione mentale, sarebbe possibile sciogliere il nodo dell’autoinduzione e potenzialmente la richiesta dell’anarchico potrebbe essere accolta.


Il precedente di Sassari

Sempre il 24 marzo, è prevista un’altra udienza al tribunale di Sassari, città dove Cospito era detenuto fino a gennaio. I giudici dovranno esprimersi circa un ricorso della difesa dell’anarchico presentato dopo il rifiuto di una richiesta analoga a quella arrivata ieri al tribunale di sorveglianza di Milano. L’esito si farebbe particolarmente interessante se il ricorso venisse accolto, aprendo le porte a un precedente difficile da ignorare.

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