Migranti, oltre 1.200 sbarchi nelle ultime ore a Crotone e Reggio Calabria. L’hotspot di Lampedusa in affanno – Il video

La Guardia costiera ha chiesto il supporto dalla Marina Militare. Alarm Phone: «Barcone dalla Libia con 47 migranti alla deriva»

Non si ferma l’ondata di nuovi arrivi sulle coste italiane. Sono oltre 1.200 i migranti arrivati nei porti della Calabria nelle ultime ore secondo quanto riferito dalla Guardia Costiera italiana, mentre sono ancora in corso i soccorsi coordinati dal Centro Nazionale del Soccorso Marittimo di due imbarcazioni intercettate ieri, 10 marzo, a oltre 100 miglia «al traverso della cose di Roccella Ionica». Nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 marzo poco dopo la mezzanotte è attraccato al porto di Crotone un peschereccio di 20 metri con a bordo 487 migranti, di cui 40 minori. A bordo della nave non era presente nessuna donna. Dal Pakistan provengono 370 migranti, 85 dall’Egitto e il resto dalla Siria e dall’Afghanistan. Il peschereccio stava navigando in pessime condizioni in un mare forza 6. La barca è arrivata scortata da tre motovedette della Capitaneria di Porto di Crotone e protetta da un rimorchiatore. Le operazioni di sbarco sono iniziate poco prima dell’una e i migranti sono stati condotti al centro di accoglienza di Isola di Capo Rizzuto. Il peschereccio intercettato nel pomeriggio dalla Guardia Costiera è giunto fino a due miglia da Capocolonna utilizzando la propulsione autonoma nonostante le condizioni del mare. In vista dell’arrivo a Crotone, dove il mare si era rinforzato, l’imbarcazione è stata affiancata dal rimorchiatore Alessandro Secondo di Crotone che, come si dice in gergo, l’ha “presa a pacchetto” legandola sul proprio lato di dritta con delle cime. In questo modo il peschereccio è potuto arrivare in sicurezza nel porto di Crotone.


Lo sbarco a Reggio Calabria

In mattinata, invece, è arrivata al porto di Reggio Calabria la nave Diciotti, appartenente alla classe Dattilo della Guardia costiera, con a bordo 584 migranti, tra cui circa 70 donne e bambini. Secondo quanto riferito dalle autorità non erano presenti a bordo della nave persone provenienti dall’hotspot di Lampedusa. Tutte le persone a bordo della Diciotti sono state soccorse in mare durante tre interventi di soccorso diversi, grazie anche all’intervento delle motovedette SAR CP 326 e CP 325. Al momento non si conoscono ancora la nazionalità dei migranti a bordo e sono in corso le procedure di identificazione. Le operazioni sono coordinate dalla Prefettura di Reggio Calabria. I migranti arrivati a bordo della Diciotti, saranno trasferiti in due luoghi distinti. Alcuni verranno ospitati nella scuola Boccioni di Gallico, alla periferia nord di Reggio Calabria. Altri verranno invece condotti al Cedir, dove in passato aveva sede la Protezione Civile. Una volta che saranno conclusi i controlli sanitari e le identificazioni, i migranti saranno trasferiti in base al riparto previsto dal Ministero dell’Interno.


Gli arrivi a Lampedusa

Anche a Lampedusa non si fermano gli arrivi. Nella serata di ieri, 10 marzo, sono state soccorse dalla Capitaneria di porto 205 migranti, provenienti principalmente da Libia e Tunisia, seguendo dunque la rotta del Mediterraneo Centrale. Nelle ultime 48 ore sull’isola sono arrivate 2.900 persone e l’hotspot è in grave affanno. Il Viminale ha comunicato che è impegnato a svuotare il centro con una serie di trasferimenti verso la terraferma. Nel frattempo, altri 1.000 migranti, provenienti principalmente dall’Africa subsahariana, sono stati riportati indietro dalla Guarda costiera tunisina.

Alarm Phone: «Barcone con 47 migranti alla deriva dalla Libia»

Ma l’allerta resta alta e le attività migratorie non si fermano. Alarm Phone, nelle scorse ore, ha lanciato l’allarme per un barcone proveniente dalla Libia con a bordo 47 migranti, sottolineando che le condizioni meteo risultavano «estremamente avverse» e sollecitando un immediato intervento all’imbarcazione. L’allarme è stato rilanciato anche dalla ong Mediterranea Saving Humans. L’imbarcazione si troverebbe nel Mediterraneo centrale. Il mercantile Basilis L, spiega Allarm Phone in un un tweet, è in viaggio verso l’imbarcazione in difficoltà per soccorrere le persone a bordo: «Tuttavia, temiamo che riporterà le persone in Libia. Devono essere portati in un luogo sicuro, non nelle terribili condizioni della Libia».

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