Cori blasfemi a Roma-Feyenoord, la tifosa laziale suor Paola: «Punire i tifosi e multare la società»

Alcuni video che circolano sui social documenterebbero la storpiatura dell’inno dell’Europa League da parte dei supporter giallorossi

La Roma ha agguantato le semifinali di Europa League, recuperando lo svantaggio dell’andata e superando il Feyenoord 4-1 in casa ai supplementari. E ora l’Italia ha ben 5 squadre nelle fasi finali delle coppe europee: Inter e Milan che saranno impegnate nel derby di Champions League dopo aver superato Benfica e Napoli, la Juventus in Europa League contro il Siviglia e la Fiorentina in semifinale di Conference League contro il Basilea. Ma i festeggiamenti non sono bastati a spazzar via le polemiche. Sui social infatti circolano dei video che sembrerebbero documentare cori blasfemi durante l’inno di Europa League, cantati a squarciagola da una parte dei tifosi giallorossi all’Olimpico. A puntare il dito contro la tifoseria della Roma sono i cugini della Lazio. A ricondividere quei video sono state infatti diverse pagine di sostenitori biancocelesti, chiedendo contestualmente sanzioni e squalifiche. «Vedremo se le bestemmie dalle tribune saranno sanzionate, il regolamento parla chiaro a partire dalle multe», scrive ad esempio Laziostory, «al pari di altre manifestazioni incivili per le quali si è operato con grande sollecitudine».


Suor Paola: «Parlo al di sopra delle parti»

«Vanno puniti i tifosi e la società multata», dice ad Adnkronos suor Paola, la storica tifosa della Lazio, «parlando da persona al di sopra delle cose, la società dovrebbe prendere provvedimenti prima che accadano queste cose. Se si lasciano i tifosi dire ciò che vogliono per riempire lo stadio: è che ci sono degli sciagurati. Mi dispiace dirlo, perché qualcuno di loro è amico mio». E poi ribadisce: «Ho tanti amici romanisti a cui voglio bene e con cui collaboro nelle iniziative di solidarietà dove non c’è bandiera. Poi, chiaro, quando vado allo stadio la musica cambia. Ma quei tifosi vanno puniti e la società multata».


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