L’«effetto Schlein» di Salvini e l’«armocromia» di Roccella: gli sfottò del governo per le vittorie ai ballottaggi

Gli esponenti di centrodestra contro la segretaria dem dopo i risultati ottenuti in queste elezioni comunali

Nove a quattro (più il successo che si sta concretizzando in Sicilia). È il risultato, finora, di queste elezioni comunali: 9 per il centrodestra che nei ballottaggi di oggi, è tornato a vincere in Toscana (Siena, Pisa e Massa), si è preso Ancora, da oltre 30 anni a sinistra, e ha trionfato a Brindisi. 4 per il partito democratico che riesce, invece, a conquistare Vicenza e a tenersi Trapani – pur con il sostegno di un pezzo della Lega e senza presentare il simbolo. Una battuta d’arresto, insomma, per la segretaria dem, Elly Schlein, anche in vista delle europee di giugno 2024. Nonostante abbia riconosciuto la sconfitta, da quell’ala (politica) trionfante c’è chi ha voluto comunque commentare la sconfitta degli avversari, (forse) più della vittoria. «Non c’è che dire: un ottimo effetto Schlein», scrive il leader della Lega, Matteo Salvini ricordando gli «straordinari risultati per la Lega e il centrodestra in tutta Italia», si legge nel post su Twitter. Sullo stesso tono il commento di Eugenia Roccella, che su Facebook ha ricordato le polemiche sull’armocromia che hanno coinvolto Schlein. Per la ministra della Famiglia «anche l’armocromia, come tante altre cose in politica, c’è chi la predica e chi la fa: tutta l’Italia al ballottaggio ha scelto un colore solo, il nostro…», scrive Roccella, con riferimento alla famosa intervista della segretaria Pd.


Gli sfottò arrivano anche dal vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, secondo il quale «l’assenza di una proposta alternativa e credibile dell’opposizione, la tendenza ad attivare patetici tentativi di demonizzazione, sono nei fatti. Per questo non posso che augurarci lunga vita alla Schlein, una segretaria che sta portando il Pd su posizioni estremiste e marginali, lontane anni luce dai bisogni degli italiani». Mentre per Gasparri e Malan, che utilizzano la stessa citazione pronunciata da Schlein nel suo primo discorso da segretaria del Pd, «quando diceva che nessuno si era accorto che lei fosse arrivata sulla scena. In effetti nessuno se ne è accorto a vedere dai risultati», scrive Gasparri. «È questo il cosiddetto “effetto Schlein”, che piace così tanto al mainstream, ma meno agli elettori che appena hanno la possibilità di votare preferiscono l’effetto Meloni. L’unico davvero vincente», gli fa eco invece il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia.


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