Messina, i traghetti della Caronte & Tourist sequestrati: a rischio i collegamenti con le isole minori

Sono ritenuti non a norma per i passeggeri con mobilità ridotta

Dopo i tre traghetti sequestrati il 6 giugno alla compagnia di navigazione Caronte & Tourist dalla Guardia di Finanza di Palermo, si aggiungono alle sei navi della stessa flotta, che servono le isole Eolie e Ustica. A inizio mese i sigilli erano stati messi alle imbarcazioni Bridge (attiva sulle isole Eolie), alla Helga (impiegata sulla rotta Palermo-Ustica), e all’Ulisse (traffico merci sullo Stretto) perché ritenute dalla Procura di Messina non a norma rispetto ai passeggeri con mobilità ridotta. Ovvero disabili, anziani, donne in gravidanza o persone con passeggini. E ora spuntano nuove acquisizioni perché per raggiungere la cifra decisa dal gip di 29 milioni di euro del sequestro, le prime non erano sufficienti. Il sequestro preventivo del 6 giugno non era nient’altro che il seguito dell’operazione «Alto Mare», che già nel 2020 aveva portato al sequestro di tre navi della società messinese.


Il bando regionale nel mirino

Ora sotto esame in questa inchiesta c’è il bando regionale da 44 milioni del 2016 e ancora vigente. Che chiedeva come requisito garantito proprio quello di garantire l’accessibilità a chi ha mobilità ridotta. I mezzi che in queste ore sono state sottoposte al fermo sono i traghetti Vesta, Isola di Vulcano, Sansovino, Isola di Stromboli, Antonello da Messina e Pietro Novelli. «Faremo di tutto per garantire i servizi per le isole minori. Utilizzando altre navi ed evitare problematiche per i trasporti in questo periodo, dove sono maggiori le presenze di turisti», dichiara la compagnia Caronte & Tourist. «Siamo al lavoro per garantire tutte le tratte previste e fare in modo che non ci siano disguidi per gli utenti. Già oggi ci sarà una prima nave in servizio di pomeriggio per garantire la tratta Trapani Pantelleria», concludono.


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