Incendi alle Hawaii, superati i 100 morti. Le autorità: «Non abbiamo usato le sirene, le persone sarebbero andate verso le fiamme»

I funzionari dell’arcipelago americano hanno ammesso pubblicamente di non aver utilizzato i sistemi di allarmi attivati «principalmente per gli tsunami»

110 morti. È il tragico bilancio delle vittime degli incendi più letali della storia delle Hawaii. Il numero dei morti nel 50esimo Stato Usa ha superato di gran lunga quello del Camp Fire, il rogo del 2018 in California che ha cancellato la città di Paradise dalla mappa e ucciso 86 persone. Le autorità locali – che hanno diffuso il bollettino – sono convinte che il bilancio finale arriverà a diverse centinaia e soprattutto il timore è che molte vittime saranno bambini. A scriverlo è il Wall Street Journal che cita Elle Cochran, parlamentare del West Maui nella Camera dei rappresentanti delle Hawaii. Ma insieme al numero di morti crescono anche le polemiche sulla mancata prevenzione e cattiva gestione dell’emergenza che hanno portato all’apertura di un’inchiesta ufficiale. Ad essere sotto accusa è la mancata attivazione del sistema di allarme. I funzionari dell’arcipelago americano hanno, ora, ammesso pubblicamente di non aver utilizzato le sirene (400, di cui 80 solo sull’isola di Maui). Eppure, stando alle parole dei funzionari, la decisione di farle rimanere in silenzio potrebbe essere legata a una scelta, non a negligenza. Questi sistemi «vengono utilizzati principalmente per gli tsunami e gli abitanti sono addestrati a rifugiarsi in quota quando suonano», ha detto alla stampa Usa, Herman Andaya, capo dell’agenzia Ema, responsabile della gestione delle crisi alle Hawaii. E visto che l’incendio ardeva sulle alture della città di Lahaina, centro storico e turistico dell’isola di Maui, le autorità hanno preferito «diffondere avvisi in televisione, radio e smartphone per paura che gli abitanti si precipitassero verso l’incendio», ha spiegato Andaya. Sotto accusa, in tutta questa vicenda, anche il fornitore di energia elettrica Hawaiian Electric perché non ha interrotto la corrente, che potrebbe aver aumentato il rischio di incendi. Nel frattempo è attesa per lunedì 21 agosto la visita sull’isola del presidente Usa, Joe Biden, e sua moglie, Jill. Nonostante abbia fin da subito dichiarato lo stato di calamità, l’inquilino della Casa Bianca è stato criticato dall’opposizione repubblicana per la sua risposta ritenuta insufficiente, «inaccettabile» secondo Trump, nella gestione della (drammatica) situazione. 


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