La smentita ufficiale del Cremlino sul ruolo nella morte di Prigozhin. E Putin firma un decreto: «I mercenari giurino fedeltà alla Russia»

Dmitry Peskov sull’ipotesi che ci sia Mosca dietro la morte del capo della Wagner: «Un’assoluta menzogna»

È «un’assoluta menzogna» che sia stato il presidente russo Vladimir Putin ad ordinare l’uccisione di Yevgeny Prigozhin, il fondatore del gruppo Wagner precipitato a bordo di un suo aereo lo scorso 23 agosto insieme ad altri importanti membri della sua organizzazione. Alle voci sempre più insistenti e spesso insinuate anche da esponenti dei governi occidentali è stato costretto a rispondere il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, precisando che il leader di Mosca non andrà al vertice del G20 in India in programma il 9 e 10 settembre. In seguito alla notizia della morte di Prigozhin, molti governi occidentali hanno subito puntato il dito contro Putin, lasciando intendere che sia stato il leader russo a ordinare l’uccisione del mercernario della Wagner che lo scorso giugno ha prima minacciato di marciare su Mosca e poi ha interrotto l’operazione. «Ora ovviamente – ha detto Peskov ai giornalisti – ci sono molte speculazioni su questo incidente aereo e sulla tragica morte dei passeggeri dell’aereo, incluso Yevgeny Prigozhin. Naturalmente, in Occidente, tutte queste speculazioni vengono proposte da una certa angolazione. Tutto questo è una menzogna assoluta».


Ieri Putin ha rotto il silenzio sulla morte del leader del gruppo Wagner, facendo le condoglianze a tutte le famiglie delle persone morte nello schianto e descrivendo Prigozhin come «un uomo dal destino difficile ma di talento», che «ha commesso dei seri errori, ma ha anche raggiunto i necessari risultati». Dopo la diffusione della notizia della morte di Prigozhin, il presidente americano Joe Biden aveva commentato: «Ancora non so molto al riguardo, ma non sono sorpreso. Non c’è molto di quello che accade in Russia che non abbia dietro Putin». Sulla stessa linea anche la Germania, con la ministra degli Esteri Annalena Baerbock che aveva dichiarato: «Non è un caso se tutto il mondo guarda subito al Cremlino quando un ex fidato di Putin finito in disgrazia cade letteralmente dal cielo, due mesi dopo aver provato a fare una rivolta».


Recuperata scatola nera e tutti i corpi delle vittime

Gli investigatori hanno trovato le scatole nere e hanno recuperato tutti i corpi dei 10 occupanti del jet precipitato due giorni fa in Russia a bordo del quale secondo le autorità di Mosca c’era il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin. A renderlo noto fonti del Comitato investigativo citate dall’agenzia Ria Novosti.

Il decreto di Putin

Intanto il presidente russo, Putin, ha emesso oggi un decreto che richiede ai volontari che si uniscono a gruppi paramilitari, come la Wagner, di prestare un giuramento di fedeltà allo Stato. A dare la notizia è stata l’agenzia Ria Novosti. Il decreto ha esteso la richiesta di prestare giuramento anche ai membri delle “formazioni volontarie e altre persone che contribuiscono all’esecuzione dei compiti assegnati alle forze armate” e che operano per “la difesa territoriale”. Il giuramento dovrà essere pronunciato davanti alla bandiera nazionale. Nello specifico, il decreto stabilisce la seguente formula di giuramento: “Giuro solennemente fedeltà alla Federazione russa e di osservare la Costituzione, seguire scrupolosamente gli ordini dei comandanti e dei superiori e di svolgere coscienziosamente i compiti che mi sono assegnati. Giuro di essere leale alla Federazione russa e di difendere coraggiosamente la sua indipendenza e il suo ordine costituzionale”. Poco prima della rivolta di giugno era stata introdotta una legge che prevede il passaggio delle formazioni di volontari sotto il controllo diretto del Ministero della Difesa, tra cui la Wagner. Già allora si riteneva che le tensioni tra il fondatore Yevgeny Prigozhin e le autorità di Mosca, in particolare il Ministro della Difesa Sergei Shoigu, fossero emerse proprio a causa del rifiuto di Prigozhin di conformarsi alla nuova normativa.

Credits foto: EPA/Mikhael Climektyev | Il presidente russo Vladimir Putin in un incontro al Cremlino, a Mosca (24 agosto 2023)

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