L’hotel di Cristiano Ronaldo a Marrakesh non sta offrendo stanze agli sfollati. La smentita a Open: «Sono entrati nella hall solo la prima notte»

L’hotel Pestana Cr7 smentisce come fake news le notizie di un’azione in solidarietà con le vittime. La conta dei morti in tutto il Marocco, intanto, sale a 2.500

L’hotel di Cristiano Ronaldo a Marrakesh non sta offrendo le proprie camere agli sfollati del terremoto che ha scosso il Marocco nella sera del 9 e il 10 settembre, togliendo la vita ad almeno oltre 2,500 persone e lasciando migliaia senza un posto dove passare la notte. Da ore hanno iniziato a rincorrersi voci secondo cui il l’hotel Pestana CR7 di Marrakesh starebbe accogliendo coloro che hanno perso la casa al proprio interno. «Non stiamo dando le stanze ha nessuno», ha spiegato a Open un portavoce della struttura, chiarendo i dubbi sull’informazione ambigua. «Abbiamo ospitato alcuni sfollati nella hall, ma solo per la prima notte», ha precisato l’hotel, specificando che, «tutto il resto sono complete fake news». L’hotel è tra gli edifici della città marocchina che non sono stati danneggiati dal sisma, e per questo nella notte tra il 9 e il 10 settembre molti hanno cercato rifugio lì, non lontano dalla Medina (la città antica) dove si è verificata la maggior parte dei danni.


L’origine del fraintendimento

«Abbiamo ricevuto molte richieste l’altro ieri, ma non sarebbe corretto affermare che stiamo ospitando rifugiati», ha chiarito il portavoce. Il fraintendimento sulla natura dell’ospitalità dell’hotel di Cristiano Ronaldo sembra essere nato da un’intervista rilasciata il 9 settembre da una turista spagnola, Irene Seixas, al canale 6 dell’emittente nazionale del Paese iberico. «Abbiamo dovuto passare la notte per strada, ma siamo riusciti a trovare una stanza nell’hotel di Cristiano Ronaldo. Nell’atrio abbiamo trovato tante persone di nazionalità diversa. Tutti avevano dormito in strada e ora sono in attesa di una sistemazione nella speranza di ottenere una stanza», si sente dire alla donna. Le stanze, però, al momento non sono state concesse e, a sentire i gestori, non lo saranno.


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