Il ministro dell’Interno francese gela Roma: «Non accettiamo migranti da Lampedusa»

Oggi l’incontro tra Darmanin e Piantedosi. La reazione della Lega: «Basta chiacchiere, vogliamo fatti concreti». E Vienna si prepara al controllo del Brennero

Solidarietà nel controllo ma non nell’accoglienza, è questa in sostanza la linea dettata da Parigi e anticipata ai microfoni di Europe 1, radioemittente d’oltralpe, dal ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin. Oggi a Roma ci sarà l’incontro con l’omologo italiano Matteo Piantedosi. Tema del confronto è la cooperazione europea nella gestione dei flussi migratori, urgenza ritornata al centro della cronaca per gli arrivi record a Lampedusa dove ieri si è anche recata la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Questa mattina, Darmanin ha concesso un’intervista alla radioemittente Europe 1 in cui ha evidenziato l’approccio francese all’emergenza sbarchi: «Alle persone che arrivano sul territorio europeo non si può dare come messaggio che saranno accolti comunque». Secondo il ministro francese, inviato in Italia per volontà di Emmanuel Macron, bisogna fare un discrimine tra i migranti che arrivano sulle coste europee, non tutti dovrebbero godere del diritto all’asilo: «Se ci sono richiedenti asilo che hanno i motivi legali per chiederlo, sono rifugiati. Ma nel 60% dei casi vengono da Paesi come la Costa d’Avorio, la Guinea, il Gambia, dove non ci sono problemi umanitari». Perciò, Darmanin è allineato alla politica italiana di protezione delle frontiere esterne dell’Unione e di rimpatrio dei migranti non idonei ai criteri di protezione europea. Su questo ha voluto anche specificare quanto sia necessario velocizzare l’esame delle richieste di asilo, per evitare disagi e sovraffollamenti.


Porta chiusa, invece, sul fronte dell’accoglienza in Francia dei migranti arrivati a Lampedusa e, in previsione, anche dei futuri sbarchi nei Paesi del Sud Europa: «No, la Francia non si appresta a farlo, la Francia vuole aiutare l’Italia a controllare la sue frontiere per impedire alla gente di venire. Sarebbe un errore di giudizio considerare che i migranti, siccome arrivano in Europa, devono essere subito ripartiti in tutta Europa e in Francia, che fa ampiamente la sua parte». Darmanin si riferisce a dati Eurostat che confermano la tesi francese: nel 2023 Oltralpe sono stati ospitati più rifugiati, 93.000 contro i 62.000 in Italia. Immediate le reazioni della Lega affidate a una nota: «Basta chiacchiere, gli italiani si aspettano e si meritano dalla Francia e dall’Europa dei fatti concreti!». Intanto Vienna ha iniziato i controlli al confine con l’Italia: «Attualmente notiamo che la rotta dei migranti non passa per il Brennero», ha dichiarato il direttore della polizia tirolese Helmut Tomac alla Tiroler Tageszeitung. A novembre infatti sarà inaugurato proprio al Brennero un edificio che ospiterà 48 poliziotti: faranno controlli a campione e monitoreranno i flussi migratori viste le continue fughe dai centri italiani. L’ultima quella di stamattina a Porto Empedocle.


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