Ferrara punzecchia Travaglio: «Pio Pompa un benemerito (vivo) più informato del Fatto»

Il riferimento era arrivato ieri, nell’editoriale del direttore del Fatto sul caso della giudice Apostolico

«Al direttore – Si può informare Travaglio che Pio Pompa è vivo, mi ha telefonato sorridente ed è stato assolto, su sua richiesta malgrado la prescrizione, per non aver commesso dossieraggio? Via Na(cia)nale era un centro benemerito di informazione. Un po’ come il Fatto, ma meglio informato. Grazie». Questo è il messaggio inviato al direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, dalle pagine del Foglio. Il riferimento è all’editoriale scritto dal giornalista e pubblicato ieri, 6 ottobre, in merito al caso del video della giudice Iolanda Apostolico, l’autrice della sentenza del tribunale di Catania che ha annullato per quattro migranti gli effetti del decreto Cutro, liberandoli, e che nel 2018 è stata ripresa mentre era presente ad una manifestazione in solidarietà con i migranti a bordo della Nave Diciotti che l’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, rifiutava di far sbarcare. Travaglio delineava due opzioni: «O un poliziotto, con occhio di lince e memoria di ferro, si è ricordato di quel filmato di cinque anni fa e ha avvisato Salvini; oppure in qualche ufficio di polizia o di servizi si schedano i partecipanti illustri alle manifestazioni e, quando il politico di turno domanda “abbiamo niente contro la Apostolico?”, c’è chi sa dove pescare in tempo reale».


Il riferimento a Pio Pompa

E aggiungeva: «Non sarebbe la prima volta: l’archivio segreto e illecito di Pio Pompa, analista del Sismi del gen. Pollari, trovato nel 2006 in un ufficio riservato di via Nazionale 230, raccoglieva schedature di magistrati, giornalisti e politici sgraditi a B. e alla sua banda. Pompa è morto ma, se Salvini non rivelerà subito chi gli ha passato quel video, saremo autorizzati a pensare che abbia già un degno successore. E ad avere paura». Pio Pompa, in realtà, è vivo, nota Ferrara. Sull’autore del video, invece, non tutti i passaggi sono ancora chiari: la Polizia ha smentito che il filmato sia agli atti, ma alcuni giornalisti dicono che solo le forze dell’ordine erano autorizzate a sostare dietro il cordone di sicurezza.


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