Chi sono i 14 ostaggi rilasciati da Hamas nel terzo giorno di tregua con Israele: c’è anche Abigail, la bimba di 4 anni rimasta orfana

Nove bambini, due donne, due anziane e un russo-israeliano, quasi tutti rapiti dal kibbutz di Kfar Aza

Altri 14 israeliani sono tornati a casa. Anche loro rapiti da Hamas negli attacchi del 7 ottobre scorso, anche loro presi in ostaggio e nascosti nella Striscia di Gaza, in cattività da 51 giorni. Dopo il rilascio del primo giorno e la crisi del secondo giorno, nel terzo giorno di tregua tra i 14 liberati ci sono 9 bambini, 4 donne e un cittadino con doppio passaporto russo-israeliano. Tra i bambini c’è anche Abigail Mor Edan, appena 4 anni di età compiuti in prigionia lo scorso venerdì. Per lei si era mosso anche il presidente Joe Biden. La bimba è rimasta orfana di entrambi i genitori lo scorso 7 ottobre, a riabbracciarla nel kibbutz di Kfar Aza ci saranno i fratellini Michael, di 9 anni, e la sorella Amalia di 6, scampati al rapimento riuscendosi a nascondere in un armadio. «Quando arrivo a casa da Amalia e Michael dedico loro il mio tempo, cerco di strappare loro un sorriso ma non ci riesco», ha detto il nonno di Abigail, «vedo che hanno una profonda tristezza negli occhi. La notizia di oggi è bella, è mista a tristezza. La nostra tristezza è cronica, non guarirà mai. I bambini cresceranno felici e ricchi, avranno tutto, non gli risparmieremo nulla. Vogliamo solo che guariscano mentalmente».


La gioia a metà del kibbutz Kfar Aza

Molti dei 14 ostaggi rilasciati oggi da Hamas furono rapiti proprio dal kibbutz di Kfar Aza. In centinaia, sfollati a Shefayim, nel centro di Israele, hanno accolto con un lungo applauso la notizia della liberazione. Ma è una gioia a metà. «Sono felicissima, ma con ogni persona rilasciata ce n’è un’altra in prigionia», ha detto al Times of Israel Shachar Tzuk-Bazak, 32 anni, scampata al massacro perché era in vacanza ma con due familiari tra le vittime. E così eccole le altre persone che oggi sono tornate a casa. I quattro membri della famiglia Goldstein-Almog: la madre Chen di 48 anni, la figlia Agam di 17 anni, insieme ai figli Gal e Tal, di 11 e di 9 anni. Il padre Nadav e l’altra figlia Yam, 19 anni, sono stati uccisi il 7 ottobre. Tornano liberi Hagar Brodetz, 40 anni, e i figli Ofri, Yuval e Oriya di 10, 8 e 4 anni, che riabbracceranno il padre e marito Avihai Brodutch. Poi Adrienne ‘Aviva’ Siegel, 62 anni, mentre il marito Keith, 64 anni, resta nelle mani dei miliziani. E ancora, Ella Elyakim, 8 anni, e sua sorella Dafna, 14 anni, che hanno assistito all’uccisione del padre Noam, della sua compagna Dikla e di suo figlio Tomer. C’è anche Elma Avraham, di 84 anni, che però è stata giudicata in «gravi condizioni» e dovrà essere trasferita in ospedale. L’ultimo è Roni Kariboi, israeliano con passaporto russo che lavorava al festival Nova.


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