Caso Balocco-Ferragni, non solo Lucarelli: da Wanna Marchi a Pio e Amedeo, tutti contro Chiara

Dopo la multa dell’Antitrust, il duo comico ha parlato di «degrado culturale» mentre la regina delle televendite ha criticato l’influencer per il video di scuse

Non sono solo i social a dividersi sul caso Balocco che ha travolto Chiara Ferragni. Anche il mondo dello spettacolo e della moda, poco a poco, sta venendo fuori. Mentre le procure di Milano e di Cuneo hanno aperto due distinti fascicoli di indagine, per ora senza ipotesi di reato, e stanno acquisendo tutto il materiale sulla multa dell’Antitrust e il contratto tra l’azienda dolciaria e l’influencer, decine di migliaia di follower hanno smesso di seguire il profilo di Ferragni e c’è già il primo marchio che ha interrotto la collaborazione. Dal palco di Atreju, la premier Giorgia Meloni è stata forse la prima ad attaccare apertamente e pubblicamente l’imprenditrice seguita poi da Selvaggia Lucarelli, che ha aperto il fronte sulle uova di Pasqua vendute in collaborazione con Dolci Preziosi per sostenere un progetto di beneficenza con le stesse modalità che hanno portato alla multa di 1 milione di euro. Ma non ci sono state solo voci critiche. A difendere i Ferragnez è intervenuta sui social Donatella Versace, commentando un vecchio post Instagram: «Vorrei sapere esattamente di cosa si debba scusare Chiara, lei e Fedez hanno fatto sempre beneficenza. Era l’azienda che doveva versare il contributo. Loro sono un esempio per l’Italia e per i giovani».


Pio e Amedeo: «Simbolo del degrado culturale»

Poche, per ora, le voci amiche che si sono espresse pubblicamente a favore di Ferragni. L’armocromista Enrica Chicchio ha parlato di «pantomima» a proposito delle sue scuse, a Milano è comparso un murales velenoso di TvBoy che ironizza sulla vicenda. E giovedì 21 dicembre anche Pio e Amedeo, durante la conferenza stampa sul loro prossimo film, sollecitati dai giornalisti hanno criticato l’influencer senza mezzi termini. «Al di là della simpatia o antipatia che si può avere per Chiara Ferragni, spero che il suo caso sia l’inizio della fine di questo mondo effimero», il commento di Amedeo Grieco e Pio D’Antini, «è inutile negare che lei sia il simbolo di un degrado culturale. Una persona che dice chiedo scusa e dò un milione di euro è una persona che sottovaluta l’intelligenza delle persone».


Wanna Marchi sul video di scuse

C’è anche chi ha chiesto a Wanna Marchi, regina delle televendite negli anni Novanta e condannata per truffa a 9 anni insieme alla figlia Stefania Nobile, cosa ne pensasse dell’accostamento a Ferragni proposto da La Stampa nel pezzo di Maria Laura Rodotà. «Ritengo di essere l’unica vera influencer e l’unica truffatrice vera. Anche perché ho avuto il coraggio di dire nella serie Netflix che i coglioni vanno in*ulati», ha risposto senza mezzi termini ad Adnkronos. Marchi non è famosa per le dichiarazioni vellutate, e neanche in questo caso ha preferito i mezzi termini. Anche se, ha voluto chiarire, il suo non è un attacco: «Quando si comincia a dare addosso a una persona, e si dice: “Dai addosso a quel cane, dai addosso a quel cane”, alla fine tutti danno addosso a quel cane. Mi dissocio completamente da tutto questo». E ha dato la sua opinione sul video di scuse che tanto ha fatto discutere, per i colori scelti e il tono utilizzato. «Credo che sia stata una cosa studiata per farla apparire come una poverina, vestendola di grigio, dimessa, senza trucco e con le occhiaie. Il truccatore è stato bravino ma io quel video non l’avrei fatto così, da poveraccia», il consiglio di Wanna Marchi, «fossi stata Ferragni avrei fatto vedere che ho mille vestiti, cinquemila scarpe, diciottomila pellicce. Avrei fatto vedere tutto quello che in realtà lei ha. E avrei detto: “Ho lavorato tanto, li ho guadagnati i miei soldi e sono qua”. Mica è una disgrazia avere il trucco?».

Ad Adnkronos ha risposto anche la figlia, Stefania Nobile, che ha ammesso la sua diversità di vedute sulla vicenda rispetto alla madre: «Abbiamo pareri contrastanti, abbiamo anche discusso su questo. Per mia madre lei è una grande, per me è una che ha avuto un gran culo. Sicuramente come influencer è la numero uno. Ha avuto un danno di immagine che dovrà essere molto brava a ripulire, a mio avviso non ha fatto una bella figura». Ma su un punto sono d’accordo: il rifiuto dell’accostamento tra la loro famiglia e quella di Ferragni. «Non vedo alcuna analogia tra una beneficenza e una televendita», ha spiegato Nobile, «credo che il nome di mia madre serva a rendere grande la notizia. Quella del pandoro è solo una squallida notizia che fa ombra a tutte le associazioni benefiche per bene».

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