Neonata lasciata in una chiesa a Bari, il parroco: «Si chiamerà Maria Grazia: da due giorni trovavo la culla termica aperta»

La piccola si trova ora al Policlinico di Bari. Rispetto al caso di tre anni fa, accanto a lei non è stato trovato nessun biglietto

Si chiamerà Maria Grazia la neonata ritrovata a Bari nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista. A raccontarlo è don Antonio Ruccia, che da quasi dieci anni ospita la struttura nella sua parrocchia, nel quartiere Poggiofranco. «Quando i carabinieri mi hanno chiesto come volessi chiamarla ho risposto
Maria Grazia, come la Madonna che spero accompagni questa piccina per tutta la vita». La bambina sarebbe nata pochi giorni fa ed è stata ritrovata alle 7.320 di oggi 23 dicembre, quando è scattato l’allarme che ha fatto squillare il cellulare di don Antonio Ruccia. Dopo il ritrovamento, Ruccia ha portato la bambina al Policlinico di Bari, dove è stata ricoverata nel reparto di Neonatologia. Al momento le sue condizioni di salute sarebbero buone. La culla termica nella chiesa di San Giovanni Battista esiste dal 2014. È stata utilizzata per la prima volta nel 2020, quando un bambino era stato lasciato dai suoi genitori, che avevano scritto anche un biglietto con le abitudini del bambino. Il piccolo era poi stato battezzato col nome di Luigi.


Rispetto a quel caso di tre anni, don Antonio Ruccia ammette: «È stato peggiore per agitazione e gioia: quando ho sentito squillare il cellulare che mi avvisava che nella culla termina c’era qualcosa, il mio cuore ha cominciato a scalpitare. Quella piccola, a pochi giorni dal Natale del nostro Signore, mi ha fatto un dono: è come se fossi venuto di nuovo al mondo». Quando è finalmente arrivato alla culla, il parroco dice che la piccola «piangeva come un ossesso. Indossava una tutina di colore verde, uno smanicato rosa e un cappellino». Nessun biglietto o indicazione da parte di chi ha lasciato la piccola lì: «Accanto a lei non c’era altro: non un biglietto, non un cambio». Nessuno si sarebbe accorto di qualcuno che stava lasciando la piccola: «Neppure la portinaia del palazzo, che guarda il gabbiotto con la culla». Negli ultimi due giorni, don Antonio ammette di «aver trovato la culla aperta. Può significare tutto o nulla, ma immagino il coraggio e il dolore di chi ha lasciato la piccola. Il parroco intanto ha fatto denuncia ai carabinieri e sarà presto convocato dal Tribunale per i minorenni.


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