Usa, nuove grane per Donald Trump: «Ha ricevuto oltre 8 milioni di dollari da governi stranieri mentre era alla Casa Bianca»

Un rapporto della Commissione di Vigilanza del Congresso punta il dito contro gli affari del tycoon durante la sua presidenza. Ma il figlio Eric lo difende: «È una follia»

«White House For Sale», Casa Bianca in vendita. Si intitola così il rapporto redatto da alcuni membri democratici della Commissione di vigilanza del Congresso americano. Nei documenti, diffusi oggi dal New York Times, emerge come Donald Trump avrebbe ricevuto almeno 7,8 milioni di dollari da governi stranieri durante la sua presidenza. Si tratta di una risposta all’indagine di impeachment lanciata dai repubblicani contro Joe Biden per la sua presunta complicità, fin qui non dimostrata fino in fondo, negli affari esteri del figlio Hunter. Utilizzando documenti prodotti durante una controversia in tribunale, il rapporto della Camera descrive come i governi stranieri e alcune entità a loro riconducibili abbiano interagito con le imprese di Trump mentre era presidente. Come? Pagando milioni di dollari al Trump International Hotel di Washington D.C., al Trump International Hotel di Las Vegas, alla Trump Tower sulla Fifth Avenue a New York e alla Trump World Tower all’845 United Nations Plaza a New York.


Oltre 5 milioni dalla Cina

Per i democratici si tratta di un evidente conflitto di interessi, oltre che di una violazione della clausola della Costituzione che proibisce a chiunque ricopra incarichi istituzionali di accettare «regali, emolumenti, cariche o titoli, di qualsiasi tipo, da qualsiasi re, principe o Stato straniero». Ma c’è di più: dei 7,8 milioni che Trump ha ricevuto da governi stranieri nei suoi quattro anni alla Casa Bianca, oltre 5 milioni provengono dalla Cina, da anni considerata il principale rivale di Washington. Il secondo maggior finanziatore è l’Arabia Saudita, che ha sborsato più di 615mila dollari per i soggiorni negli hotel di proprietà del tycoon. In soccorso dell’ex presidente – e candidato alle prossime elezioni – è arrivato il figlio Eric Trump, che parla di una narrazione «folle» e sostiene che nessuno «sia stato più duro nei confronti della Cina» rispetto a suo padre. La Trump Organization, ha poi aggiunto Trump Jr., «non ha la capacità o la fattibilità per impedire a qualcuno di prenotare tramite terzi».


L’attesa per il verdetto della Corte Suprema

Mentre Democratici e Repubblicani si scambiano accuse al Congresso sui presunti affari illeciti dei rispettivi leader, la candidatura di Trump alle primarie repubblicane resta ancora incerta. L’ex presidente è stato escluso dalle elezioni in Colorado e in Maine per il suo ruolo nei fatti del 6 gennaio 2021, di cui sta per ricorrere il terzo anniversario. Il tycoon ha fatto ricorso in entrambi gli stati contro la decisione dei tribunali, ma con ogni probabilità saranno i nove giudici della Corte Suprema – a maggioranza conservatrice – a decidere se Trump potrà correre alle prossime elezioni oppure no.

Foto di copertina: EPA/Amanda Sabga | Donald Trump durante un comizio nel New Hampshire (16 dicembre 2023)

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