No! Questo video non dimostra che l’amministrazione Biden sarebbe coinvolta nel traffico di bambini

La clip in oggetto riguarda una commissione del Senato americano che indaga sulla sicurezza dei bambini stranieri non accompagnati

Continuano a circolare improbabili condivisioni Facebook su un presunto traffico di bambini che tra i suoi complici annovererebbe Joe Biden o qualcuno della sua famiglia. Si tratta di una teoria del complotto tipica degli ambienti di QAnon. Vediamo la clip in oggetto e perché non dimostra niente.

Per chi ha fretta:

  • Circola una clip dove si allude che l’amministrazione Biden sia coinvolta in un traffico di bambini vulnerabili.
  • Ma il contesto reale riguarda la gestione della sicurezza dei bambini stranieri non accompagnati.

Analisi

Nella didascalia che accompagna le condivisioni su questo presunto traffico di bambini leggiamo quanto segue:

L’amministrazione Biden è stata denunciata per il traffico di bambini vulnerabili.

Cosa c’entrano i bambini col filmato in oggetto?

Le allusioni delle condivisioni in esame riguardano presunti traffici di bambini che richiamano alla narrazione della lobby pedofila che controllerebbe l’America. Ma il contesto del filmato è ben altro. Troviamo il video integrale qui. L’intervento che si vede nella clip riguarda le domande del senatore Butler (minuto 1:35:30). Troviamo a rispondere Robin Dunn Marcos, Direttrice dell’Ufficio per il reinsediamento dei rifugiati presso l’Amministrazione per i bambini. Tale organizzazione fa parte del Dipartimento della sanità e dei servizi umani sotto l’amministrazione Biden.

In esame da parte della Commissione giustizia del Senato americano ci sono le testimonianze da parte dei funzionari federali – come la stessa Dunn Marcos – riguardo ai minori migranti non accompagnati dai genitori. «Dal 2019 – leggiamo nella descrizione del filmato integrale – c’è stato un aumento dell’88% nel numero di bambini impiegati illegalmente». Il Senato indagava dunque sulla «sicurezza e il benessere dei minori non accompagnati incontrati al confine». Insomma, nulla che riguardi un presunto «traffico di bambini».

Conclusioni

Abbiamo visto che il contesto della clip in oggetto è stato totalmente distorto rispetto all’originale, che riguarda certamente dei bambini, ma non nell’ambito di un traffico criminale, bensì nella gestione della loro sicurezza quando provengono (più o meno illegalmente) da Paesi di frontiera e non sono accompagnati dai genitori.

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