La stretta di Giorgia Meloni dopo il caso Ferragni, pronto il decreto sulla beneficenza: cosa dovrà esserci sulle confezioni

Propio la vicenda dei pandoro che ha travolto l’influencer ha fato emergere «il buco di trasparenza», spiega la premier. Nel prossimo Cdm arriva il decreto con le regole per chi fa beneficenza con le attività commerciali

Arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri già il prossimo giovedì un decreto che punta a imporre più trasparenza sulle campagne di beneficenza legate ad attività commerciali, in particolare quelle in cui sono coinvolti degli influencer. Giorgia Meloni ribadisce nell’intervista a Quarta Repubblica di Nicola Porro su Rete4 l’intenzione di intervenire con una norma ad hoc, dopo il caso che ha travolto Chiara Ferragni. E soprattutto dopo le polemiche scoppiate per l’attacco della premier dal palco di Atreju sulla vicenda dell’imprenditrice.


Il decreto sulla beneficenza con gli influencer

Nel provvedimento su cui sta lavorando il governo, Meloni spiega che sarà una norma «per cui nelle attività commerciali con anche uno scopo benefico, sulla confezione di quello che vendi devi specificare a chi vanno le risorse, per cosa vanno e quanta parte viene effettivamente destinato a scopo benefico». Proprio la vicenda di Ferragni, indagata con i vertici di Balocco anche per la vendita di pandoro a cui sarebbe stata associata una campagna benefica per l’ospedale Regina Margherita di Torino, ha fatto emergere, secondo Meloni, «che c’è un buco in termini di trasparenza nella normativa delle attività commerciali che hanno anche uno scopo benefico. Voluto o non voluto, adesso vi si può incappare».


La polemica con Chiara Ferragni

Di quel commento sul palco di Atreju, Meloni dice di non essersi pentita. E spiega che in realtà è dispiaciuta «che sia stato letto come uno scontro. Figuriamoci se c’era voglia e interesse a uno scontro con Chiara Ferragni». La premier all’evento di FdI non aveva citato esplicitamente l’influencer, ma il riferimento alla vicenda dei pandoro e la beneficenza esplosa proprio in quel periodo aveva lasciato pochi dubbi sull’obiettivo del suo attacco: «Stavo dicendo una cosa in positivo, verso le persone che producono un’eccellenza che noi vediamo attraverso gli influecer e diamo più peso a chi la indossa rispetto a chi la produce. Po ho fatto un passaggio – spiega ancora Meloni – perché era di cronaca la vicenda del pandoro, ma è la sinistra che si è sbracciata per difendere e ha creato un caso politico, manco avessi attaccato Che Guevara».

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