Il padre di Ilaria Salis vuole querelare Salvini e i giornalisti Brindisi e Sallusti: «Su Rete4 un’ignobile imboscata»

Rischia di finire in tribunale la polemica tra la famiglia della 39enne in carcere in Ungheria e la Lega sul caso dell’assalto al gazebo leghista a Monza nel 2017

Il padre di Ilaria Salis ha annunciato di voler querelare per diffamazione Matteo Salvini, dopo le accuse sul presunto coinvolgimento dell’attivista all’assalto al chiosco della Lega a Monza. Secondo Roberto Salis, quelle del leghista sono state «dichiarazioni lesive della reputazione» di sua figlia, in carcere in Ungheria da quasi un anno. Oltre a Salvini, Salis ha detto di voler chiedere la procura a sua figlia per querelare anche il giornalista Mediaset Giuseppe Brindisi e il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, «in seguito all’ignobile attacco e all’imboscata della trasmissione Diario del giorno», andata in onda il 31 gennaio su Rete4. Sul caso è intervenuto Andrea Pucci, direttore del Tg4: «Come i telespettatori hanno potuto constatare, nessun attacco e tantomeno un’imboscata è stata tesa al padre della detenuta in Ungheria, che a Diario del Giorno ha potuto liberamente esprimere le proprie opinioni e perorare la causa di sua figlia in una lunga intervista». Pucci ha poi invitato Salis «la sua famiglia e il suo legale a rivedere la puntata di Diario del Giorno sulla piattaforma Mediaset, dove si potrà verificare l’assoluta correttezza del programma e del suo conduttore».


Il caso del chiosco leghista a Monza

La vicenda citata da Salvini risale al 18 febbraio 2017, quando un gazebo allestito da militanti leghisti era stato rovesciato da alcuni giovani del centro sociale Boccaccio, fondato anche da Ilaria Salis. La docente e altri tre andarono a processo con l’accusa a vario titolo di violenza privata e danneggiamento. Salis è stata assolta dopo sei anni.


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