L’addio di Yulia ad Alexei Navalny: «Mi hai reso felice per 26 anni, ti amerò per sempre» – Il video

La vedova del dissidente morto in carcere, lontana da Mosca nel giorno dei funerali, rende un commovente omaggio al marito

Yulia Navalnaya, vedova del dissidente anti-Putin morto due settimane fa nella colonia penale dove scontava la sua pena per «frode», non ha potuto essere presente oggi a Mosca per dare l’ultimo saluto al marito. Troppo pericoloso ripresentarsi a due passi dal cuore del potere del Cremlino dopo anni di dura opposizione culminati ora nei roboanti proclami anti-Putin scanditi dalle assise più care all’Occidente – dalla Conferenza sulla sicurezza di Monaco all’aula del Parlamento europeo. Yulia ha certamente seguito minuto per minuto le esequie trasmesse anche via video e rimbalzati anche sui social media, commuovendosi probabilmente per il coraggio delle migliaia di cittadini russi che hanno accolto il suo appello e sfidato il potere, rendendo omaggio a Navalny con la loro presenza e intonando perfino cori anti-Cremlino. Quanto a lei, il suo omaggio l’ha affidato ai social, con un lungo video nel quale ha ripercorso la loro storia d’amore, e di lotta politica tra sorrisi, comizi e sofferenze.


Una canzone per te

«Grazie per 26 anni di assoluta felicità – ha scritto Navalnaya su X diffondendo il video – Per l’amore, per avermi sempre sostenuto, per avermi fatto ridere anche dal carcere, per il fatto che mi hai sempre pensato. Non so vivere senza di te, ma cercherò di renderti lassù felice per me e orgoglioso di me. Non so se riuscirò a sopportarlo oppure no, ma ci proverò. Ti amerò per sempre. Riposa in pace». Le immagini della coppia felice per lunghi anni scorrono accompagnata da una romantica canzone d’amore russa, probabilmente importante nella loro storia, come sottolineato ancora dalla vedova del dissidente. «Ci incontreremo sicuramente un giorno. Ho così tante storie da raccontarti e ho così tante canzoni salvate per te sul mio telefono, stupide e divertenti, in generale, a dire il vero, canzoni terribili, ma parlano di noi e volevo davvero fartele ascoltare. E volevo davvero vederti mentre le ascolti, ridere e poi mi abbracci».


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