Lo studente che ha mimato il gesto della pistola contro Giorgia Meloni è stato sospeso per un giorno

Dovrà anche leggere un libro. Può ancora fare ricorso

Lo studente che ha mimato il gesto della pistola contro Giorgia Meloni al Senato ha ricevuto dal liceo Righi le punizioni di un giorno di sospensione e di obbligo di lettura di un libro. Il ragazzo, minorenne, ha prima detto che il gesto non era rivolto alla premier. Poi ha precisato di aver ripetuto «un atto tipico che fu di Autonomia Operaia». E ha aggiunto che manderà «una lettera di scuse con saluti antifascisti». L’alunno e gli altri studenti del collettivo Ludus non sanno ancora di quale libro si tratta. «Probabilmente una lettura su quella fase storica», ipotizzano secondo quanto scrive l’edizione romana del Corriere della Sera. Il ragazzo ha dieci giorni di tempo per proporre ricorso contro il provvedimento.


Gli altri studenti

Gli altri studenti della scuola hanno preso posizione con un comunicato: «A seguito della lettera inviata dalla preside alla comunità scolastica, riguardo agli avvenimenti svoltisi al Senato, come collettivo politico del Righi ci teniamo ad esprimere la nostra opinione in merito, a partire dalle parole della Dirigente», scrivono. «Non associamo il nostro collettivo al gesto di un singolo, che rimane, al di là del significato condivisibile o meno, una libera espressione di dissenso. Nonostante ciò sentiamo il bisogno di rispondere alla lettera della nostra preside. È innanzitutto impossibile non notare il doppio standard di reazione e posizione da parte della nostra scuola. Non c’è stata esitazione nello schierarsi contro un gesto di dissenso, etichettato come violento. Eppure non ci si è preoccupati di rimanere in silenzio nei confronti di innumerevoli altre violenze che accadono sotto i nostri occhi».


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