Daniela Santanchè chiede 5 milioni di danni all’Espresso: «Quella copertina mi fa sembrare una bancarottiera»

La difesa del settimanale: «Abbiamo solo riavvolto il nastro della sua storia imprenditoriale»

La ministra del Turismo Daniela Santanchè ha avanzato a L’Espresso una richiesta di risarcimento danni per 5 milioni di euro. A rivelarlo è la redazione del settimanale, precisando che la richiesta si riferisce al numero distribuito in edicola la scorsa settimana, a partire da venerdì 22 marzo. Sulla copertina del numero in questione compare la faccia sorridente di Santanchè, con tanto di occhiali da sole, accompagnata dal titolo Santacrac, in riferimento alle inchieste in corso che vedono l’esponente di Fratelli d’Italia indagata per truffa aggravata ai danni dell’Inps. «L’Espresso, partendo da notizie certe, ha riavvolto il nastro della storia imprenditoriale della ministra, che si definisce spesso una donna d’affari ma che, come racconta l’inchiesta, in ogni azienda che ha toccato è finita a ridosso del tracollo finanziario», spiega la redazione del settimanale diretto da Enrico Bellavia.


L’inchiesta de L’Espresso

L’articolo “incriminato” riporta anche le valutazioni di due esperti: Nicola Pecchiari, docente della Bocconi e consulente tecnico della Procura, e Daniela Ortelli, commercialista. E sono proprio loro, nelle interviste rilasciate per la stesura dell’articolo, ad aver precisato che «se le poste a bilancio fossero state riclassificate, la galassia Visibilia sarebbe già fallita da parecchi anni». Secondo la redazione de L’Espresso, a Santanchè ora «servono soldi, molti soldi per puntellare le società». E allora, continuano i giornalisti del settimanale, la ministra «deve aver pensato di chiedere una mano ai giornali liberi», avanzato una richiesta di 5 milioni di euro sia a L’Espresso che al Fatto Quotidiano.


La protesta di Santanchè

Secondo i legali di Santanchè, rappresentata dagli avvocati Paolo de Fabris e Barbara Berruto, «il
titolo, le fotografie e alcuni passaggi» dell’articolo de L’Espresso «portano ad ingenerare nel lettore medio che l’onorevole Santanché sia una bancarottiera». Da qui, dunque, la richiesta di risarcimento danni. Tra poche settimane, la ministra del Turismo si ritroverà a fare i conti anche con la mozione di sfiducia avanzata dal Movimento 5 stelle, che ieri è stata messa in calendario. Il voto in parlamento potrebbe avvenire il 9 aprile.

Foto di copertina: ANSA/Matteo Bazzi | La ministra del Turismo, Daniela Santanchè

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