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Prof a giudizio per rapporti con alunne di 15 e 16 anni: «Diceva di volerci aiutare con gli attacchi di panico»

08 Maggio 2025 - 10:55 Ugo Milano
studentesse minorenni professore giudizio
studentesse minorenni professore giudizio
L'indagine nasce dal racconto della più grande delle due allieve. Si incontravano a casa di lui o nei parchi di Asti, in Piemonte: «Ci dava buoni voti»

Una relazione intrecciata con due studentesse, di 16 e 15 anni, per «aiutarle a superare le ansie e a prendere buoni voti». Una serie di incontri nei parchi di Asti, in Piemonte, e a casa sua organizzati con le due minorenni, anche durante le ore scolastiche. Il tribunale ha disposto il giudizio immediato per un 34enne, originario di Brindisi, che insegnava geografia in due istituti tecnici della città. Secondo il gip avrebbe compiuto «plurimi atti sessuali» con studentesse «affidate a lui per ragioni di istruzione, abusando dei poteri connessi alla sua posizione di insegnante». Stando a quanto ha denunciato la più grande delle vittime, l’uomo «si era approfittato di un momento di fragilità».

Il racconto della 16enne: «Saltavo la scuola, diceva di volermi aiutare e mi dava buoni voti»

L’indagine è partita proprio dal racconto della 16enne, che lo scorso autunno decide di consigliarsi con un altro insegnante: da mesi frequenta un coetaneo e si sente in colpa a non dirgli tutta la verità. L’insegnante, sentito della relazione con il professore, segnala la situazione all’istituto e poi accompagna l’allieva dalla polizia giudiziaria. Qui la giovane ribadisce tutto: le offerte di aiuto, i numeri di cellulare scambiati, la corrispondenza, i primi incontri. «Diceva di volermi aiutare a superare le mie ansie, a risolvere gli attacchi di panico. Mi aiutava anche a studiare e mi dava buoni voti», si legge sulla Stampa. Gli incontri diventano un impegno fisso: «Andavo da lui, a volte marinavo la scuola. Mi diceva di mantenere il segreto sennò finiva male per lui, mi ha detto che rischiava il posto»

La «storia» con la 15enne e l’ammissione agli amici: «Ho relazioni con studentesse, ma non è un vero tradimento»

Il cellulare del professore viene analizzato dagli investigatori, in cerca di tracce che riconducano inequivocabilmente alla relazione con la 16enne. Nello smartphone viene scoperta anche una seconda relazione, avuta questa volta con una 15enne. È la stessa studentessa a confermare: «Abbiamo avuto una storia, è durata qualche mese». Le due ragazze sanno l’una dell’altra, sono amiche, ma non lo ritengono un problema: per entrambe è una «avventura». Solo in un secondo momento la più grande delle due ammette: «Si è approfittato di un momento di fragilità». La situazione arriva alle orecchie degli amici dell’uomo, che gli scrivono: «Hai avuto rapporti con delle allieve? Sei matto? Sei fidanzato». L’uomo risponde candidamente: «Sì, ma non è stato un vero tradimento».

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