Perché il cardinale Robert Francis Prevost oggi è papa Leone XIV? C’entra Santa Rita da Cascia più che la dottrina sociale della Chiesa


La scelta del nuovo Papa di chiamarsi Leone XIV ha lasciato interdetti buona parte degli osservatori che hanno seguito l’elezione del nuovo vescovo di Roma. La prima motivazione che è stata trovata è quella che lega l’ultimo pontefice con identico nome papale, Leone XIII, all’enciclica Rerum Novarum, pietra miliare della dottrina sociale della Chiesa. Altri hanno seguito la suggestione di richiamarsi alla figura di quel Leone che fu il frate più vicino a san Francesco d’Assisi.
Quel legame stretto che c’era fra papa Leone XIII e l’ordine agostiniano
Le prime parole pronunciate dall’ex cardinale Robert Francis Prevost, statunitense di Chicago con ascendenze franco-italo-spagnole, non danno nessun sostegno a queste interpretazioni. A spiegare il motivo di questa scelta forse sarà lo stesso pontefice lunedì quando incontrerà i giornalisti che hanno seguito il Conclave. Nel frattempo, però, emerge una spiegazione che forse è la più plausibile, che riguarda il legame speciale che univa Leone XIII all’Ordine degli agostiniani, a cui apparteneva Prevost, e che all’epoca si chiamava Ordine degli Eremitani di Sant’Agostino.
La canonizzazione di Santa Rita da Cascia e i tre cardinali dello stesso ordine di Prevost
Un legame che papa Pecci manifestò in più modi. Nel suo paese natìo nel Lazio, Carpineto Romano, ospitava un antico convento agostiniano che venne soppresso in epoca napoleonica. E fu proprio Leone XIII a recuperarlo e affidarlo allo stesso ordine religioso. Non solo. Se si passa in rassegna l’elenco delle beatificazioni e delle canonizzazioni che si svolsero durante il lungo pontificato leonina, si scopre che fi proprio in questo periodo che salirono all’onore degli altari non pochi appartenenti ai rai maschile e femminile di questa congregazione religiose, a partire da santa Rita da Cascia, la patrona delle cause impossibili. Papa Leone XIII manifestò infine la sua stima nei confronti degli agostiniani nominando ben tre cardinali appartenenti all’ordine: gli italiani Luigi Sepiacci, Agostino Ciasca e Sebastiano Martinelli. Quest’ultimo, tra l’altro, prima di ricevere la porpora fu il secondo delegato apostolico negli Stati Uniti. Dopo questi tre solo altri due hanno ricevuto la berretta. Il maltese Prosper Grech creato ultraottantenne da Benedetto XVI. E Robert Francis Prevost, creato da Francesco e ora suo successore come Leone XIV.