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Ornella Vanoni sui giovani «che non sono cretini, ma la vita promette loro pochissimo». L’appello sugli psicofarmarci: «Io non sapevo amarmi»

17 Maggio 2025 - 13:38 Giulia Norvegno
Ornella Vanoni
Ornella Vanoni
L'artista milanese ha presentato il suo ultimo libro al Salone di Torino. E si è raccontata senza particolari censure. A cominciare dagli errori del suo passato e dalla saggezza ritrovata

Ornella Vanoni non fa mistero di pensare spesso alla morte che si avvicina. La cantante, 90 anni, si è raccontata come al solito senza filtri davanti al pubblico del Salone del libro di Torino. «La morte non può essere un tabù, perché fa parte della vita e, quando si ha la mia età, la si deve pensare, senza ansia, come vicina». La cantante ha presentato il suo ultimo libro Vincente o perdente, edito da La nave di Teseo, e scritto a quattro mani con il cantante Pacifico.

I giovani «non sono cretini»

Vanoni ha parlato dei giovani, come se fossero «punture di Samir: mi tirano su, mi fanno stare bene. E non sono cretini, sono come noi da giovani. Solo che la vita promette loro pochissimo».

L’appello sugli psicofarmaci

A 90 anni, tra bilanci personali e saggezza ritrovata, la cantante ha voluto lanciare al pubblico l’appello perché non seguisse il suo esempio: «Non fate come me – ha detto Vanoni – che non sapevo proprio amarmi. Guai a non prendere gli psicofarmaci, se li usate e state bene: non smettete, terminate la cura, sennò non guarirete».

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