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Massimo Ferrero, la sua verità sulle droghe a Belve: «Me so’ fatto un tè…». Il ritorno dopo 3 anni dopo la fuga da Fagnani – Il video

27 Maggio 2025 - 18:19 Giulia Norvegno
Massimo Ferrero a Belve
Massimo Ferrero a Belve
L'imprenditore romano è tornato nello studio di Belve. Lo stesso dove tre anni fa aveva deciso di parlare per la prima volta dopo essere uscito dal carcere. Ma alla fine dell'intervista scappò via senza concedere la liberatoria

Uno scatenato Massimo Ferrero sarà ospite di Belve da Francesca Fagnani per la puntata di martedì 27 maggio alle 21.20 su Rai2. L’imprenditore noto anche come «Viperetta» racconta la sua vita avventurosa, tra un crack finanziario e tanti sogni nel cassetto. Tutto portato avanti con la consapevolezza di essere un uomo particolarmente invidiato, dice Ferrero: «Le gente è ’nvidiosa, io so’ un maschio Scarface, so’ bello e uncino». E poi aggiunge: «So’ un riccio, si me dai fastidio te puncico. So’ invidiatissimo, a 70 anni vado ancora de moda».

Il presidente della Samp più odiato di sempre

Uno dei sogni rimasti nel cassetto è stato quello di diventare il proprietario della Roma. L’esperienza più o meno memorabile dei Ferrero nel calcio si è fermata a quella con la Sampdoria. Per sette anni sarebbe stato il «presidente più odiato» dai tifosi doriani, ricorda Fagnani. «Non hanno mai accettato la mia romanità. So’ andato via e gli ho detto “me rimpiangerete” e mo’ me rimpiangono pe’ davero. I tifosi non sono i padroni delle squadre». Tra i tanti scontri con la tifoseria c’era stato anche quello per l’inno, giudicato da Ferrero bruttissimo: «Beh, due p… Devi partire alla riscossa in campo, co’ quella noia ma come fai, voi mette quello della Roma???».

L’arresto e la prima intervista a Belve finita in lite

Sulla vicenda giudiziaria, che lo ha visto arrestato nel 2021 e poi prosciolto, Ferrero confessa: «Hanno voluto fermarmi. Ero circondato de ladroni. Non ci credevo, mi è crollato il mondo. Ai miei figli ho detto che era tutto un film». E quando gli viene chiesto se ammette qualche errore da imprenditore, lui risponde: «Sbaja chi lavora». Nel 2022 Ferrero aveva scelto proprio Belve per la sua prima intervista dopo essere stato in carcere. Ma dopo che gli erano stati chiesti chiarimenti sulle sue posizioni politiche e le simpatie per i vari leadr, Ferrero si innervosì: «Lei sta dicendo un po’ di cazz…, non so se gliel’ha dette qualcuno ma io non ho mai cambiato idea». Per poi dichiarare amore per l’attuale premier: «Ora sono un meloncino, stimo la Meloni perché è un talento naturale».

Ferrero alla fine non firmò la liberatoria, come rivelò la stessa Fagnani in un’intervista a Fanpage. Ferrero le si era avvicinato per chiedere dei tagli all’intervista «con un fare un po’ baldanzoso, per usare un eufemismo». Fagnani aveva poi aggiunto: «È una brutta abitudine che non accolgo, ma non aveva purtroppo firmato la liberatoria, è scappato chiudendosela nella camicia».

L’insulto al “filippino” Tohir

Una volta a Massimo Moratti, Ferrero disse di «caccia’ via quer filippino», riferendosi all’allora proprietario dell’Inter, l’imprenditore indonesiano Erick Tohir. Ferrero poi si scusò, ricorda Fagnani, non solo con gli interisti ma anche con i filippini, a cui diceva «sono legato da un rapporto bellissimo». Ma quale sarebbe questo rapporto? «Perché ce l’avevo dentro casa un filippino», risponde Ferrero.

Il rapporto tra Ferrero e la droga

A proposito delle trasgressioni che ha provato o che continua a godersi, Ferrero confessa di averle «tutte». E poi incalza: «Voi sape’ se me so’ drogato? 50 anni fa, me so’ fatto un tè con dentro un’erbetta. Ho riso e camminato pe’ tutta la notte».

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