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Putin colpisce l’enclave dei pedofili in Ucraina? La teoria del complotto che sfrutta il «PAZZO» di Trump al leader russo

28 Maggio 2025 - 17:48 David Puente
A diffondere la fake news è un noto sito di bufale e teorie del complotto

Donald Trump, in un recente post pubblicato su Truth Social a proposito dei colloqui di pace, aveva definito Vladimir Putin «PAZZO». Lo stesso giorno, poco dopo, inizia a circolare una teoria secondo cui la sfuriata di Trump, così come la rabbia dei governi occidentali, sarebbe stata causata da un bombardamento ordinato dal leader russo contro «un’enclave di pedofili nell’Ucraina centrale». Si tratta di una narrazione completamente falsa, diffusa da un noto sito di bufale e teorie del complotto.

Per chi ha fretta

  • La fantomatica notizia è stata lanciata solo da un sito noto per la diffusione di fake news e teorie del complotto.
  • Non si trova alcun riscontro nella galassia della propaganda russa contro l’Ucraina.
  • Il nome del fantomatico agente dell’FSB è lo stesso di un giornalista investigativo russo, che non ha nulla a che fare con la vicenda.

Analisi

Ecco il testo che accompagna la condivisione dell’articolo del sito bufalaro:

Putin colpisce un’enclave di pedofili in Ucraina

Di Michael Baxter – 26 maggio 2025

Domenica il presidente russo Putin ha ordinato un massiccio attacco con droni e missili contro un’enclave di pedofili nell’Ucraina centrale, facendo infuriare i governi occidentali e il presidente Donald J. Trump, che sui social media ha attaccato Putin, scrivendo a Truth Social: “È completamente impazzito! Sta uccidendo inutilmente un sacco di persone, e non parlo solo di soldati. Missili e droni vengono lanciati contro le città ucraine, senza alcun motivo”.

Il colossale bombardamento è avvenuto durante la notte. Oltre 500 droni kamikaze e missili da crociera 3M-54 Klub lanciati dal mare hanno colpito 17 strutture di proprietà di un cartello multinazionale del traffico di minori formato da pedofili ucraini, albanesi, francesi e tedeschi che utilizzavano impunemente i centri per acquistare, vendere e barattare soprattutto bambini piccoli, la maggior parte dei quali rapiti dai rapitori nelle città a cavallo del confine tra Russia e Ucraina.

Queste informazioni ci arrivano dall’agente dell’FSB russo Andrei Zakharov, la cui ineccepibile conoscenza del conflitto tra Russia e Ucraina si è rivelata preziosa e vitale per comprendere la spinta di Putin a invadere il territorio straniero.

[…]

Il sito Real Raw News e l’accusa contro Trump

L’articolo risulta pubblicato da Real Raw News, sito che abbiamo già trattato per diverse fake news e teorie del complotto (ne ad esempio parliamo qui, qui e qui).

In fondo, l’autore sostiene che un presunto agente russo dell’FSB, tale “Andrei Zakharov”, avrebbe rivelato l’obiettivo del bombardamento, fornendo una personale interpretazione dell’attacco verbale di Trump a Putin:

Guarda, amico mio, il tuo Presidente Trump conosce il nostro problema con i pedofili proprio come voi avete un grosso problema di pedofilia negli Stati Uniti. Forse il Presidente Trump protesta per, come dite voi, fare scena—non lo so con certezza. Abbiamo salvato bambini russi e bambini americani, e il Presidente Trump, lui lo sa.

Le assurdità nella narrazione filorussa

Ricordiamo che Real Raw News è gestito da un personaggio che si nasconde dietro lo pseudonimo di “Michael Baxter” e che, come rivelato da un’analisi di Poynter, in passato ha amministrato siti web e canali YouTube dedicati alla promozione di teorie del complotto sugli alieni e sul fantomatico pianeta Nibiru.

La trama riportata dal sito bufalaro è da film: secondo quanto si legge, un presunto agente dell’FSB avrebbe dichiarato che il bombardamento russo non avrebbe colpito alcun bambino. «Nel frattempo, le Forze Speciali russe, o Spetsnaz, sorvegliavano gli “obiettivi strategici” per assicurarsi che non ci fossero bambini negli edifici quando droni e missili sono piovuti». Inoltre, l’attacco non sarebbe stato inaspettato per gli ucraini, in quanto «gli aerei russi avrebbero sorvolato la regione venerdì sera, lanciando volantini per intimare ai civili di evacuare la zona prima dell’imminente attacco».

Non esiste alcuna traccia della dichiarazione del presunto agente dell’FSB nei canali Telegram russi, né risulta che tale figura fosse menzionata prima della pubblicazione dell’articolo su Real Raw News. Il nome stesso dell’agente, tra l’altro, è molto simile a quello del giornalista investigativo russo Andrey Zakharov (Андрей Захаров).

Conclusioni

La notizia risulta completamente infondata e diffusa da un sito noto per promuovere bufale e teorie del complotto su vari argomenti. L’intera narrazione si basa sull’esistenza di un presunto agente dell’FSB che avrebbe passato le informazioni al gestore del sito, senza che queste abbiano trovato riscontro nella galassia della propaganda russa contro l’Ucraina.

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