Maurizio Sarri torna alla Lazio, lo spot «vietato» e quella nuvola di fumo per l’annuncio – I video


L’annuncio è di quelli che fanno esaltare i tifosi laziali, a cui è bastata una nuvola di fumo da dietro a una porta per capire che Claudio Lotito era riuscito a convincere Maurizio Sarri «a tornare a casa». Un ritorno con tutte le vecchie abitudini, compresa quella del tabagismo, non proprio legale sui campi di calcio e negli stadi. Tant’è che lo stesso Sarri è costretto a fremere tra un tempo e l’altro per evitare multe e sanzioni disciplinari. All’epoca della sua esperienza al Chelsea, i media inglesi avevano calcolato che Sarri fumava circa 80 sigarette al giorno, una ogni 12 minuti. Non proprio lo spot ideale da parte della Lazio, ma al «Comandante» com’è sempre stato anche per Zeman, si perdona un po’ tutto.
L’annuncio del club di Lotito
Il tecnico toscano sarà di nuovo allenatore della Lazio, dopo l’addio nel 2024. Da allora però la porta è sempre rimasta aperta, come mostrano i video con cui sui social il club laziale ha annunciato e poi confermato il ritorno del Comandante. Quella di Sarri è stato «una scelta di cuore, di convinzione e di visione – dice la Lazio nel comunicato che ufficializza il ritorno del tecnico toscano – Con lui vogliamo riprendere un percorso interrotto troppo presto, consapevoli che insieme possiamo riportare entusiasmo, identità e ambizione. Bentornato nella tua casa Comandante». Nel video con l’annuncio ufficiale, Sarri viene ricordato anche per la sua filosofia di gioco. L’ormai famoso «Sarrismo» è finito nei vocabolari, tanto è entrato nel parlato comune del mondo dello sport. Appena un cenno. Il focus era e rimane la nuvola di fumo di sigaretta, con buona pace per le campagne contro le dipendenze, soprattutto tra i giovani.