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Scuola, la preside che accusa i suoi docenti di mobbing: «Maltrattata perché ho difeso Valditara»

09 Giugno 2025 - 09:31 Ygnazia Cigna
La dirigente accusa che alcuni docenti coinvolti farebbero parte di un sindacato. Quest'ultimo chiarisce: «Affermazioni prive di fondamento»

Si respira un clima pesante al Liceo Montessori di Roma, dove la preside Anna Maria De Luca ha denunciato pubblicamente di essere stata mobbizzata. Un anno scolastico segnato da «ostruzionismi, falsità di ogni sorta e un ambiente avvelenato», accusando alcuni docenti di aver orchestrato una vera e propria campagna di delegittimazione e isolamento nei suoi confronti. «Sono arrivati perfino a ribaltare fatti oggettivi, sotto gli occhi di tutti, mettendo i docenti l’uno contro l’altro con falsità fatte passare per verità in riunioni convocate ad hoc», ha dichiarato la preside.

L’origine del caso

Secondo la dirigente, il clima teso sarebbe nato da un episodio ben preciso: il sostegno, da parte di alcuni docenti del liceo, al professor Christian Raimo, sanzionato dall’Ufficio scolastico regionale. Nell’autunno 2024, 29 docenti del Montessori risultano firmatari di una lettera contro il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ma alcuni denunciano di essere stati inseriti senza consenso, spingendo la preside a intervenire e denunciare la strumentalizzazione a fini politici.

La preside: «Non sono mai stata un’attivista di destra»

«Non sono mai stata un’attivista di destra. Sono distrutta, ho tutti i sintomi del mobbing. Ho passato notti insonni, ma non voglio lasciare il mio istituto», ha detto De Luca. «Sono una donna libera, ho il diritto di esprimere il mio pensiero. E invece proprio chi dice di difendere la libertà e i diritti delle donne oggi mi sta mobbizzando», ha aggiunto. Il caso è finito all’attenzione della politica. «Se fosse tutto come denunciato dalla preside del Montessori sarebbe grave: la pluralità delle idee è fondamentale in politica e a scuola. Ognuno dovrebbe poter sempre esprimere le proprie idee. Dovrebbe esserci libertà di espressione soprattutto da parte dei sindacati, che hanno un ruolo importante nella scuola e che rispetto», ha dichiarato la sottosegretaria Paola Frassinetti.

Il sindacato smentisce: «Affermazioni prive di fondamento»

La preside ha denunciato che alcuni dei docenti cha ha accusato di mobbing, farebbero parte del sindacato Cgil. Ma dalla Federazione Lavoratori della Conoscenza rigettano ogni accusa. «Riteniamo di trovarci di fronte ad affermazioni prive di fondamento». Il sindacato ci tiene, inoltre, a denunciare come da tempo «si sia strutturato “un metodo” per intimidire i docenti, i dirigenti scolastici, il personale Ata e le stesse famiglie. Si sostanzia di articoli a batteria pubblicati dagli stessi giornali, spesso e volentieri “sollecitati” da esponenti politici locali o altre figure disperatamente in cerca di visibilità o accreditamento politico e la predisposizione di interrogazioni parlamentari in appoggio, con la richiesta di ispezioni».

L’obiettivo di questa modalità, aggiunge l’organizzazione, «è quello di esporre all’opinione pubblica e quindi screditare, minacciare e ridurre al silenzio chi svolge la propria funzione in ossequio ai principi costituzionali di libertà di insegnamento, dell’autonomia scolastica e nel rispetto degli organi collegiali di scuola. Dunque, c’è da domandarsi: chi mobbizza chi? Chi ha il potere a scuola e dispone di giornali e parlamentari compiacenti? O chi si difende dal basso con gli strumenti della partecipazione e della democrazia?». E conclude: «La Flc Cgil difenderà sempre la scuola della Costituzione, luogo dove si esercita e si costruisce conoscenza e pensiero critico e tutelerà il personale scolastico che merita rispetto e non i giochetti politici del potente di turno».

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