Elly Schlein e il referendum flop: «Ora l’alternativa a Meloni è più vicina»


«Dopo questo fine settimana l’alternativa è più vicina grazie alla straordinaria piazza di sabato per Gaza e per i 14 milioni che sono andati a votare nonostante premier e maggioranza invitassero a fare l’opposto». La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha commentato oggi con Repubblica i risultati del referendum: «Oggi la destra esulta, faccia pure: ne riparliamo alle politiche, dove non sarà l’astensionismo a salvarli», ha detto nel colloquio con Giovanna Vitale.
Per Schlein, nonostante il quorum mancato, «i referendum toccavano questioni che riguardano la vita di milioni di persone ed era giusto spendersi. Lavoro e cittadinanza sono temi costitutivi per una forza progressista come il Pd. La battaglia non finisce oggi». La segretaria dem ha sottolineato che «la differenza tra noi e loro è che noi siamo contenti per i 14 milioni di elettori che hanno votato, loro per quelli che non sono andati. Hanno fatto una vera e propria campagna di boicottaggio politico e mediatico, ma hanno ben poco da festeggiare: ai referendum ha votato più gente di quella che lo fece per mandare Meloni al governo. Invece di deriderla dovrebbero riflettere». Ora la leader guarda alla prossima tornata elettorale: «Abbiamo davanti cinque elezioni regionali fondamentali, su cui siamo già al lavoro e che vogliamo vincere. L’avversario è la destra».
La segretaria dem non rinuncia al campo largo: «Noi non lavoriamo per costruire l’alternativa da una sigla a un’altra sigla, o da un leader a un altro leader, ma sulle questioni concrete e molte volte ci siamo ritrovati tutti. Così abbiamo fatto a Genova, ad Assisi, in Umbria, in Emilia-Romagna. È la dimostrazione che si può fare: grazie a un paziente lavoro di ascolto reciproco, è possibile costruire un programma condiviso. Ogni volta che ci riusciamo noi vinciamo, loro perdono».