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Francesco Totti torna in tribunale, la guerra col Comune per la dependance da 60 mq nella villa di famiglia: «È abusiva»

21 Giugno 2025 - 14:45 Giulia Norvegno
francesco-totti
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Dopo che il Tar aveva dato ragione all'ex capitano giallorosso, il Comune di Roma è partito in contropiede e ha ottenuto l'annullamento del verdetto. Ora si torna in aula, davanti ai giudici del Consiglio di Stato

Si tratterebbe di 60 metri quadrati di dependance, un ripostiglio considerando gli spazi del solo giardino della villa di Francesco Totti. Ma tanto è bastato per scatenare una battaglia legale che va avanti dal 2016 tra il Comune di Roma e l’ex capitano giallorosso. Il Pupone, proprietario dell’intera maxi-abitazione all’Axa (30 vani per 460 metri quadrati totali), si ritrova ancora una volta davanti ai giudici.

Il round al Consiglio di Stato

Il prossimo round di questa lunga disputa è fissato per l’8 luglio davanti al Consiglio di Stato. Il Comune di Roma ha presentato ricorso dopo la decisione del Tar del Lazio, che in precedenza aveva dato ragione all’ex calciatore. La speranza – forse di tutte le parti – è di chiudere finalmente un braccio di ferro che rischia di diventare ultradecennale.

Il primo verdetto viziato da un errore procedurale

Nel 2021 c’era stato un importante colpo di scena: i giudici amministrativi di primo grado avevano annullato l’atto di demolizione, dando ragione a Totti. Tuttavia, quella sentenza è stata viziata da un problema procedurale legato al passaggio dal processo cartaceo a quello digitale. Gli avvocati del Comune non erano stati convocati correttamente e questo errore ha impedito loro di presentare le proprie argomentazioni in aula. Una vittoria per l’ex calciatore, ormai di casa in tribunale considerate le vicende della separazione da Ilary Blasi, ma che si è rivelata effimera.

Il Comune riavvia le verifiche e conferma: è abuso

Dopo quella decisione, il Comune ha riavviato da capo l’iter di verifica edilizia sulla dependance della villa di famiglia, confermando il suo parere: il deposito costruito vicino alla piscina è abusivo. Il 27 febbraio 2024 la nuova documentazione è stata regolarmente presentata a Francesco Totti, che però è rimasto in silenzio di fronte alla contestazione.

La strategia legale del Comune

Così è partito il contropiede del Campidoglio. Difeso dall’avvocato Andrea Magnanelli, il Comune ora chiede di annullare il primo verdetto o, in alternativa, di rinviare tutti gli atti al Tar del Lazio per poter rigiocare da capo il match contro l’ex capitano giallorosso. Totti è rappresentato dagli avvocati Luca Maria Pietrosanti e Francesca Coppi in quella che ormai è diventata una vera e propria partita legale. La difesa dell’avvocatura capitolina – mai convocata nel primo processo – era stata definita «laconica» dai giudici di via Flaminia.

Il secondo tempo si gioca ad armi pari

Tornando alla dimora all’Axa, negli anni isola felice per i calciatori della Roma, il secondo tempo della partita si giocherà stavolta ad armi pari. Entrambe le parti potranno far sentire la propria voce davanti ai giudici di palazzo Spada, in un confronto che dovrebbe finalmente chiarire se quella dependance da 60 metri quadrati sia davvero un abuso edilizio o meno.

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