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Il Festival di Sanremo si sposta dalla Riviera ligure: la Rai dice «No» ai rincari del Comune

festival rai sposta da sanremo
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Tra le ipotesi una kermesse itinerante, ma anche quelle di una nuova, stabile, meta. Tra le altre, non si escludono Torino, Sorrento e la Versilia

Era una ipotesi di cui si discuteva da tempo, quella di slegare il Festival dalla città di Sanremo. La Rai sembra essersi decisa: la cittadina ligure, secondo quanto riferisce oggi Il Messaggero, non ha saputo stare al passo con i tempi e, nel 2027, il Festival potrebbe essere una kermesse itinerante tra la Costiera e la Versilia. Un progetto che nasce con l’idea di valorizzare i luoghi più belli d’Italia, ma che in realtà nasconde i malumori che negli ultimi tempi avevano caratterizzato i rapporti tra l’emittente televisiva di stato e il Comune della riviera di Ponente.

Il malcontento della Rai: «Le strutture della città non sono al passo con i tempi»

Non si sa ancora dove, ma il grande evento musicale nel 2027 sicuramente si sposterà. Addio alla città dei fiori, dunque, che lo ha ospitato per 74 edizioni. Il cerchio, secondo quanto riferisce la testata, si chiuderà con la 75esima edizione, che per il 2026 resterà ancora all’Ariston. Ma già alla presentazione dei palinsesti di venerdì 27 giugno la Rai non aveva nascosto il proprio malumore, attraverso le parole dell’amministratore delegato Giampaolo Rossi che aveva sottolineato a più riprese le strutture inadeguate della città. Una polemica iniziata a dicembre 2024, quando il Tar della Liguria aveva dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla tv pubblica da parte del Comune. Così, un nuovo bando era stato indetto, a cui però, alla fine, ha aderito solo la Rai.

Le richieste del comune di Sanremo: un milione di euro in più

Dal canto suo il comune ligure non aveva esitato ad avanzare delle richieste. Secondo l’amministrazione, per sostenere le spese di adeguamento delle strutture, la Rai avrebbe dovuto pagare un milione di euro in più (oltre a una fetta degli introiti pubblicitari del servizio pubblico). Le liquidità sarebbero così state investite in un auditorium più moderno e adeguato. La tv di stato, dal canto suo, ha risposto che il teatro avrebbe dovuto già essere costruito, dato che, secondo quanto riporta il Messaggero, fino al 2008 il comune ha ricevuto dei contributi proprio dalla Rai al fine di realizzare la struttura. Ma i lavori non sono mai partiti. E così, anche a seguito della pressione dei discografici, che la settimana scorsa avevano minacciato di tirarsi indietro se la tv di stato avesse accettato i rincari proposti dal comune ligure, la radiotelevisione italiana ha deciso di cambiare location.

Le ipotesi delle altre città: da Torino a alla Costiera, passando per Viareggio

Tra le prime ipotesi non si esclude Torino, città che gode del successo con cui è stata i grado di ospitare un altro grande evento musicale: l’Eurovision song Contest nel 2022. Tuttavia, per non distaccarsi troppo dall’idea di un Festival marittimo, i vertici stanno valutando soprattutto località di riviera. La Costiera Amalfitana, in particolare Sorrento, potrebbe essere ideale per la kermesse musicale. Si parla, poi, anche di Viareggio, e della Versilia in generale, che con le infrastrutture da meta turistica internazionale, potrebbe accogliere senza fatica il grande evento. Per il momento, non si escludono nemmeno la riviera romagnola, e la Puglia e per ora la discriminante sembra essere quella di chi è disposto a spendere di più.

Un evento itinerante, per non scontentare nessuno

Un altro dei piani di cui si vocifera in via Asiago, è quello di rendere il Festival itinerante, spostandolo ogni due anni da una città ad un’altra. Questo lo renderebbe l’occasione di “premiare” e valorizzare le bellezze di tutta Italia. Per scoprire quale sarà ufficialmente la nuova location del “Natale laico” italiano, bisognerà attendere ancora qualche tempo, ma una cosa è certa, almeno secondo le parole dell’ad Rossi in conferenza stampa: «La Rai farà il suo Festival, perché è in grado di avere una macchina produttiva unica in Italia, capace di realizzare un evento di questo tipo dovunque».

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