Raoul Bova gate, nel mirino l’imprenditore Federico Monzino, amico di Martina Ceretti: chi è il pr milanese accusato di presunta estorsione


La vicenda che ruota attorno ai presunti audio rubati e ai messaggi compromettenti tra Raoul Bova e la modella Martina Ceretti si arricchisce di un nuovo protagonista: Federico Monzino, giovane imprenditore milanese, da oggi formalmente indagato. Si tratta dell’ultimo erede di una delle famiglie più in vista del panorama industriale italiano. Secondo Fabrizio Corona, Monzino sarebbe stato il tramite che gli avrebbe consegnato i materiali alla base del presunto scandalo. Ma l’imprenditore, classe 1996, ha prontamente respinto ogni accusa. In una storia su Instagram ha preso le distanze da quanto raccontato da Corona nella sua trasmissione Falsissimo: «Prendo le distanze dalla ricostruzione di Fabrizio Corona sui fatti accaduti nella vicenda ‘Martina Ceretti/Raoul Bova’. Prendo le distanze anche dalla sua accusa nei miei confronti di una presunta estorsione. Ho già informato i miei legali di quanto pubblicato dal medesimo».

Chi è Federico Monzino
Nipote di Tullio Monzino, figura chiave dell’imprenditoria nautica italiana, è co-proprietario del cantiere Cranchi Yacht, oltre che gestore di un vasto portafoglio immobiliare tra Milano e altre città italiane. Il suo cognome è legato a realtà storiche come la Standa e il Centro Cardiologico Monzino, fiore all’occhiello della sanità lombarda. Appassionato di supercar – da Lamborghini a Ferrari – e cavalli. Fino a pochi giorni fa, si teneva a distanza dai riflettori del gossip. Ora, però, è finito al centro di uno dei casi più discussi dell’estate 2025.
L’indagine per tentata estorsione
La procura di Roma indaga per tentata estorsione ai danni dell’attore Raoul Bova. L’inchiesta è scattata dopo la diffusione – secondo quanto raccontato da Corona – di chat e messaggi vocali che Bova avrebbe inviato a Martina Ceretti. Materiali che, secondo l’ex paparazzo, sarebbero stati forniti proprio da Monzino, amico stretto della modella. Un’accusa pesante, che però non trova riscontro nelle dichiarazioni ufficiali dei soggetti coinvolti. Il telefono di Ceretti risulta sotto sequestro, mentre la modella ha cancellato i suoi profili social dopo aver definito Monzino «una persona sana e pulita». In un breve messaggio, Ceretti ha negato di aver autorizzato la diffusione dei contenuti, lasciando intendere che le prove possano essere state trafugate o usate impropriamente.
Corona rilancia, ma Monzino si defila
Corona, nel suo consueto stile provocatorio, ha continuato ad alimentare il caso attraverso post e video sui social, descrivendo Monzino come il “burattinaio” dell’operazione mediatica. Tuttavia l’imprenditore ribadisce la sua totale estraneità. Intanto, il fascicolo della procura resta aperto e gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l’origine della fuga di informazioni, verificando se vi siano stati tentativi diretti o indiretti di estorcere denaro a Raoul Bova o di strumentalizzare le chat a fini mediatici o economici.