Il falso programmatore dell’App Immuni “Marco Saiferi”


Circola un video dove un fantomatico “Marco Saiferi” si presenta come “il programmatore dell’app Immuni”. Secondo il personaggio, l’applicazione utilizzata durante la pandemia da Covid-19 sarebbe stata creata e diffusa per scopi totalmente diversi da quelli dichiarati ufficialmente, arrivando ad affermare che fosse capace di controllare e individuare dei “bersagli”. In realtà, il video è opera di un noto “troll” del web.
Per chi ha fretta
- Il codice dell’app Immuni è open source, quindi chiunque poteva consultarne il contenuto e verificarne le effettive funzioni.
- Il personaggio nel video non si chiama “Marco Saiferi”: si tratta in realtà del noto troll del web Gian Marco Saolini.
- In un video del 2019 si era finto giornalista e membro della giuria di Sanremo, mentre nel 2023 venne denunciato da Giorgia Meloni.
Analisi
La narrazione pare circolare da giugno 2025, come possiamo notare da alcune condivisioni su Facebook:

Il video è stato poi condiviso, ad esempio, il 15 luglio 2025 da pagine come “L’Italia che non c’è“: «PROGRAMMATORE DELL’APP IMMUNI, SVELA CISA C’È DIETRO..».

La scena viene ulteriormente condivisa da altri utenti, i quali valutano come veritiero l’intervento del fantomatico programmatore: «Vi ricordate l app immuni ? Era solo per controllare la popolazione».

Perché non si tratta realmente di un programmatore dell’app Immuni
Non è un volto anonimo. Il suo nome è Gian Marco Saolini, un personaggio già noto alle cronache per varie bufale e azioni provocatorie online. In passato, venne denunciato da Giorgia Meloni per diffamazione, dopo aver diffuso un meme con una sua foto, spacciandosi per l’allora “fidanzato” dell’attuale Presidente del Consiglio e sostenendo di aver ricevuto un appoggio politico per installare antenne 5G senza controlli in tutta Italia.

Saolini, in sua difesa, dichiarò a RomaToday: «Ho spiegato che sono 10 anni che facevo satira in quel modo, ovvero fingendomi persone terze o creando direttamente un personaggio, giocando sui fatti di attualità».
La trascrizione del video del finto programmatore
Ecco quanto dichiarato nel video da Saolini:
Mi chiamo Marco Saiferi e sono il programmatore che ha realizzato l’app che voi conoscete con il nome di Immuni. L’app inizialmente era stata commissionata per scopi militari. Io non avevo la minima idea di quale fosse il reale obiettivo. L’app ha delle caratteristiche specifiche. Quella di geolocalizzare, osservare ed ascoltare i bersagli. Praticamente attraverso lo smartphone, loro sono in grado di accedere alla telecamera, al microfono e guardare, controllare la posizione ed ascoltare ogni dettaglio del bersaglio. C’è di più. Tramite Bluetooth è possibile installare l’app sul vostro telefono anche se non l’avete fatto volontariamente. L’app si installa automaticamente in backdoor. Potete controllarlo solamente portando il telefono in centri specializzati che hanno la facoltà di accedere a questo backdoor. Probabilmente questo video non vi arriverà perchè sarà censurato ma io dovevo dirlo perchè gli italiani devono sapere la verità.
Conclusioni
Il video in cui un sedicente “Marco Saiferi” si presenta come creatore dell’app Immuni è una bufala costruita ad arte. Il protagonista è noto per questo genere di operazioni online.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Meta per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Meta.