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Jannik Sinner chiama l’ex rivale nel suo team, chi è Nicolò Inserra: l’estate stravolta a 26 anni. Che cosa farà per il numero 1 al mondo

17 Agosto 2025 - 09:16 Giulia Norvegno
Jannik Sinner e Nicolò Inserra
Jannik Sinner e Nicolò Inserra
Figlio d'arte, amico d'infanzia del numero 1 al mondo, i due sono praticamente cresciuti insieme. Entrambi frequentavano l'accademia di Bordighera. La chiamata dell'amico per aiutarlo negli Stati Uniti

In tanti si sono chiesti chi fosse quel ragazzo bruno seduto nel box di Jannik Sinner durante il Masters 1000 di Cincinnati. Dietro Darren Cahill, Simone Vagnozzi e il preparatore atletico fresco di rientro Umberto Ferrara c’è un volto nuovo, almeno al pubblico. Non di certo al numero 1 al mondo, che lo conosce da anni. Lui si chiama Nicolò Inserra, ha 26 anni, è genovese ed è l’ultimo arrivato nel team dell’azzurro.

L’amicizia nata a Bordighera da ragazzini

La storia di Nicolò e Jannik inizia dieci anni fa al Tennis club di Bordighera, dove entrambi erano allievi di Riccardo Piatti. Due giovani talenti con il sogno di diventare tennisti professionisti, uniti da giorni, settimane e mesi trascorsi insieme sui campi. «È nato un bellissimo rapporto. Giocavano il doppio insieme», racconta a Repubblica Elio Inserra, maestro di tennis e padre di Nicolò. «Sono rimasti amici, anche quando Nicolò ha chiuso con il percorso verso il professionismo. Si telefonano, si scrivono, ogni tanto si incontrano. Due ragazzi normalissimi», aggiunge il padre, che preferisce mantenere un profilo riservato sulla vicenda.

La vita normale di uno sparring

Oggi Nicolò vive con la famiglia nel quartiere genovese di Sturla, studia Economia aziendale all’università e gioca in serie C con il Tc Bogliasco. Nel ranking ATP figura alla posizione 1380 in singolare e 990 in doppio, mentre in Italia è classificato 2.7 nel ranking Fitp. Dopo Wimbledon, quando Jannik ha pianificato la squadra per la trasferta americana, è arrivata la proposta che ha cambiato l’estate di Nicolò: «Perché non vieni con me?». Una richiesta che l’amico ha accettato con entusiasmo, diventando sparring partner per Cincinnati e gli US Open.

Perché Sinner ha scelto Nicolò Inserra

Sinner avrebbe anche potuto trovare sparring più forti e blasonati. Ma le caratteristiche di Inserra non le ha nessun altro ed è quello che l’azzurro cerca nelle persone che lo circondano. Con il 26enne c’è un rapporto di totale fiducia e solida amicizia. «Ricordo quando si fermava a casa, fra una trasferta e l’altra», racconta Elio. «Un ragazzino d’oro. E da maestro, si percepiva subito: Jannik aveva una testa di un certo tipo». «A quell’età sono tutti bravi: la differenza, insieme al talento, la fa la testa. Devi sapere, trovarti al posto giusto nel momento giusto», aggiunge il maestro ligure.

Le due strade divise e riunite

Mentre Sinner conquistava il mondo del tennis, Nicolò ha scelto una strada diversa. «Quella del professionista è una vita di grandi sacrifici: giri il mondo, ma in realtà passi da un campo da gioco all’albergo, e dall’albergo all’aereo. All’inizio ha un po’ sofferto, poi ha capito», spiega papà Elio. Il tennis è rimasto comunque lo sport di famiglia: Nicolò è figlio d’arte, con il padre che è un noto maestro in Liguria. Un dettaglio curioso, fa notare il Corriere della Sera: i cognomi Sinner e Inserra sono quasi uno l’anagramma dell’altro.

Inserra e l’esperienza americana

In questi giorni Nicolò manda messaggi a casa: «Preferisce comunicare con la mamma. So che si allenano tanto, si divertono. C’è un clima sano», racconta Elio, che conosce bene l’ambiente: «Conosco Vagnozzi e Alex Vittur fin da quando erano ragazzi, sono persone semplici e positive. Per Nicolò è una grande esperienza. E io sono felice per tutti e due». Come scrive con orgoglio il profilo della scuola tennis Trionfo Ligure: «Un’amicizia nata da bambini e coltivata negli anni e che ora vola oltreoceano tra sogni, tennis e nuovi traguardi».

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