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Veronica Berti Bocelli si racconta: «Sogno un incarico istituzionale, stimo Meloni. Trump? Lo conosco da anni, dovrebbe pesare le parole»

23 Agosto 2025 - 15:00 Alba Romano
veronica berti bocelli
veronica berti bocelli
La moglie del tenore e vicepresidente della Andrea Bocelli Foundation racconta al Corriere la sua vita accanto al Maestro. «Voleva smettere, gli dissi “Dato che sei credente sappi che stai buttando via il talento che ti ha dato Dio”»

Manager, filantropa e vicepresidente della Andrea Bocelli Foundation, Veronica Berti Bocelli racconta al Corriere della Sera la sua storia personale e il suo rapporto con il marito, ma anche la sua visione sul ruolo pubblico e sulla politica internazionale. Classe 1984, origini marchigiane, un’infanzia tra natura e campagna. «Sono cresciuta in mezzo a conigli e agnelli: fino a 5 anni ho mangiato solo verdure dell’orto di casa», ricorda. Dopo il liceo scientifico, gli studi universitari: prima Biologia, poi Lettere, scelta che arrivò dopo l’incontro con Andrea Bocelli. Si conobbero in un’occasione mondana, per caso, e da lì non si sono più separati. «Ad una festa dove non volevo andare. Mi annoiavo e mi sono offerta di dare un aiuto. Per ringraziarmi mi hanno detto: “Ora le presentiamo il Maestro”. Con Andrea stiamo insieme da quel giorno».

Un amore a suon di musica

Il loro legame nacque davanti a un pianoforte. «Andrea mi ha sfidato sull’Opera. Era difficile cogliermi impreparata. Lui suonava e io le azzeccavo tutte». All’epoca lei aveva 21 anni, lui 44. «E voleva andare in pensione». Fu proprio lei a fargli cambiare idea: «Gli ho detto: “Dato che sei credente sappi che stai buttando via il talento che ti ha dato Dio”». Un invito accolto che il cantante ha accolto. «Sua mamma mi scrisse un foglio che tengo in camera: “Grazie per aver riportato il sole nel cuore di mio figlio”». Oggi, sempre accanto a Veronica, Bocelli è un ambasciatore della musica italiana nel mondo. «L’Italia lo ama, ma forse non si rende conto di quanto rappresenti il Paese. Se anche un bambino si gira e dice “Andrea Bocelli”, hai raggiunto la lingua universale del cuore».

La Fondazione e i progetti condivisi

Veronica Berti ha trovato un suo spazio preciso, con la Fondazione che porta avanti progetti educativi e di sostegno alle comunità più fragili. «Andrea è un uomo del sì e ha aperto le porte a tutte le realtà che chiedevano aiuto. La Fondazione è nata per incanalare le forze e rendere tutto trasparente. È un gran lavoro ma mi dà molta soddisfazione sapere che hai dato la possibilità a una vita di sbocciare o a un talento di crescere». Il lato privato non è mai rimasto in ombra, con il tenore che, nella coppia, sarebbe il più ansioso. «Non sono una madre apprensiva, il mammo è mio marito», racconta parlando della figlia Virginia. Né ha mai fatto differenze con i due figli maggiori di Andrea, Matteo e Amos, avuti dalla precedente compagna, Enrica Cenzetti. «Sono stata una madre identica per tutti», tiene a sottolineare Veronica Berti.

La parità di genere e l’impegno politico

Sulla parità di genere non usa giri di parole: «La parità di genere è sacrosanta, ma quando sento parlare di quote rosa mi vergogno: vorrei essere scelta perché sono la migliore e non la migliore tra le femmine». Nel corso dell’intervista emerge anche l’apertura a un possibile futuro impegno politico: «In questo momento sì. Fino adesso non l’avrei mai considerato, ma stimo molto Giorgia Meloni. Viaggio all’estero e vedo che la sua credibilità è alta».

Trump? «Lo conosco da decenni, dovrebbe pesare bene le parole»

E non mancano i riferimenti a figure internazionali. «Trump lo conosco da 24 anni, è un grande appassionato della musica e di Andrea. Da Presidente dovrebbe pesare bene le parole». Sul rifiuto di alcuni artisti di esibirsi per lui, il giudizio è netto: «La morte della democrazia: un cantante che si rifiuta di cantare per motivi politici ha tutta la mia comprensione. Ma chi lo fa per paura di inimicarsi l’intellighentia…». In passato, quella di non cantare per il tycoon è stata la scelta di artisti internazionali come 50 Cent e gli Abba, ma nel 2017 anche il gruppo italiano Il Volo decise di non esibirsi alla cerimonia di insediamento del presidente. Berti Bocelli aveva accompagnato di recente il fratello di Elon Musk, Kimbal, a un incontro a Palazzo Chigi.

La fede maturata in età adulta

Credente, battezzata da adulta, Veronica Berti parla apertamente della sua fede. «Puoi chiamarlo Aldilà o Caos, ma se credi alle forze del male devi credere al bene». Tra i ricordi più intensi, un’esibizione a Londra davanti alla Regina Elisabetta, seguita da una corsa contro il tempo per raggiungere New York e i Grammy. «Mi sono levata la gonna lungo i corridoi del Palazzo, ho infilato le scarpe da tennis, ho vestito Andrea, siamo saliti su un elicottero che ci aspettava sul tetto e ci ha portati al nostro aereo. Quella volta ho pensato: sono la moglie di James Bond».

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