Ultime notizie Beatrice VeneziDelitto di GarlascoGazaGlobal Sumud FlotillaNATO
Al BanoMogolMorganMusicaOllyRapRose VillainSuoni e Visioni

Bene Olly, Giorgia e Rose Villain, favolosi i dischi di Tropico e I Ministri. Il ritorno di Morgan e il disastro di Al Bano e Mogol – Le nostre recensioni

28 Settembre 2025 - 15:25 Gabriele Fazio

Tropico – Soli e disperati nel mare meraviglioso

Soli e disperati nel mare meraviglioso è un lavoro colossale, un’epopea in diciassette tracce, un’enormità per l’odierna discografia, che coinvolge in maniera totale a più livelli e nelle più svariate forme, come un’onda anomala che ti casca addosso e dalla quale non puoi e comunque non vuoi salvarti. Per Tropico probabilmente una sorta di esorcismo perché i brani, tutti, palpitano di una penetrante necessità, come se rappresentassero il suono dei mattoni che si è scrollato via dalla vita. È, si, un album pieno di vita, pieno dei diversi colori della vita, intriso di quella malinconia ultraromantica alla quale ci ha ormai abituati, come se una linea di dolore intenso, costante, attraversasse come una lama tutti i pezzi, anche quelli più energici, anche quelli urban (in questo senso ottimi i featuring con Nayt e Ghali), che Tropico riesce ad incastrare alla perfezione nella sua poetica poderosa e antica. Una linea dolorosa che alla fine, se si sta molto attenti e non ci si lascia trascinare dalla verve entusiasmante della sua scrittura, suona come un sottilissimo grido d’aiuto, ci si accorge che diciassette, evidentemente, sono i modi che Tropico ha uscito fuori per provare a salvarsi, a tirarsi via da un male tormentato e al quale poi, alla fine, con sanguigna passione, si abbandona. Impossibile indicare brani precisi che ci hanno colpito più di altri, non perché non ci siano ma perché in questa enciclopedica raccolta di emozioni è giusto che ognuno trovi il proprio personalissimo riflesso, diventa una cosa personale, una roba tra noi (ognuno di noi) e Tropico. Petrella, si sa, è uno dei più efficaci autori della musica italiana, ma il percorso che fa con Tropico è tutt’altra cosa, questo sentimentalismo strabordante e d’epoca risulta commovente e fa di lui, indiscutibilmente, uno dei migliori progetti dell’attuale musica italiana.