Sciopero per Gaza, A Milano la polizia usa gli idranti in piazza Duomo: 12 fermati. Tensione anche a Torino. Cgil: «Più di 2 milioni in 100 piazze» – La diretta

Il giorno dello sciopero generale è arrivato. Oggi, venerdì 3 ottobre, tutte le principali città italiane saranno invase dalle proteste a sostegno della popolazione di Gaza e dell’equipaggio della Global Sumud Flotilla, bloccata dalla Marina israeliana in acque internazionale quando si trovava a poche decine di miglia nautica dalle coste dell’enclave palestinese. L’agitazione – ritenuta illegittima dal Garante ma confermata dai sindacati – è stata proclamata dalla Cgil e dalle sigle sindacali di base e si preannuncia come una delle più partecipate degli ultimi anni. Si temono per questo disagi e disservizi diffusi.
Scontri con la polizia a Milano: idranti in piazza Duomo e 12 arresti
Dodici manifestanti del corteo pro Palestina di questa sera a Milano sono stati fermati e portati in Questura per essere identificati. In corso Venezia, dopo che la polizia ha usato diverse volte gli idranti per disperderli nei momenti di tensione, la maggior parte dei manifestanti è indietreggiata. A bloccare la strada all’altezza di Palestro, anche carabinieri e guardia di finanza in tenuta antisommossa. La polizia ha usato gli idranti contro i manifestanti pro Palestina, ripartiti in corteo in serata in direzione Duomo. In corso Venezia all’altezza di Palestro, la polizia li ha bloccati e ha usato gli idranti per disperderli. Gli attivisti gridano “vergogna, vergogna” contro le forze dell’ordine.
A Torino corteo prova ad avvicinarsi alla stazione Porta Susa
Il corteo serale di Torino dei movimenti per Gaza ha nuovamente cercato di avvicinarsi a una stazione ferroviaria. Quando è arrivato nei pressi di Porta Susa, la polizia, in tenuta antisommossa, era schierata per impedire ai manifestanti di avvicinarsi. Ai primi tentativi, accompagnati anche da qualche lancio di bottiglia, le forze dell’ordine li hanno tenuti lontani con lacrimogeni e idranti.
Parte del corteo continua a stazionare in piazza XVIII Dicembre, a una certa distanza dalla polizia, mentre prosegue un lancio di oggetti verso le forze dell’ordine, che rispondono coi lacrimogeni. Un manifestante ha anche spinto verso di loro un carrello della spesa contenente della carta che bruciava, immediatamente spento dall’acqua dell’idrante.
A Milano è ripartito il corteo ProPal
È ripartito da piazzale Loreto il corteo pro Palestina, al momento all’altezza dei bastioni di Porta Venezia in piazza Oberdan. I manifestanti, in poche centinaia, hanno percorso corso Buenos Aires. Nelle prime file gli attivisti si sono seduti sull’asfalto e sventolando le bandiere palestinesi al coro di “free free Palestine”.
Nella Pubblica amministrazione adesione al 7%
«I dati rilevati alle 19 parlano di una partecipazione allo sciopero che tra i dipendenti pubblici si ferma complessivamente al 7%». Lo afferma il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo secondo cui «è inoltre probabile che, guardando la serie storica dei precedenti scioperi, il dato finale della partecipazione sarà inferiore».
«È giusto, infine, sottolineare come in comparti fondamentali per i servizi ai cittadini il dato sia stato decisamente più basso come rileva l’1,77% della sanità. La Pubblica amministrazione – ha concluso – ha garantito la piena operatività, assicurando così l’erogazione dei servizi ai cittadini senza disagi. La scarsa adesione conferma l’impegno quotidiano delle nostre persone nel mantenere efficiente la macchina amministrativa, anche di fronte a improvvise iniziative di sciopero».
A Bologna riaprono i tratti autostradali
Sono stati riaperti intorno alle 19, sul nodo di Bologna, i tratti autostradali chiusi dal primo pomeriggio a causa della presenza dei manifestanti che, dalle 14, hanno occupato l’autostrada A14 e la tangenziale della città emiliana per protestare contro le violenze a Gaza. Ne dà notizia Autostrade per l’Italia.
A Torino parte il corteo serale
Dopo le manifestazioni che per tutto il giorno hanno sfilato per Torino, bloccando diverse zone della città, ha preso il via il corteo serale con partenza da piazza Castello, ribattezzata da mesi piazza Palestina. Alcune migliaia di persone si sono unite allo spezzone di Torino per Gaza che ha iniziato a sfilare in direzione di Torino nord, lungo via XX Settembre.
A Genova 50mila in piazza senza incidenti

ANSA/LUCA ZENNARO
Oltre cinquantamila persone secondo gli organizzatori sono scese in piazza a Genova nella giornata di sciopero generale proclamato dalla Cgil e dai sindacati di base in solidarietà con la popolazione della Striscia di Gaza e gli attivisti della Global Sumud Flotilla arrestati da Israele. Nessun problema di ordine pubblico nelle varie manifestazioni e presidi che hanno bloccato il traffico stradale e ferroviario in città per diverse ore con le forze dell’ordine che si sono tenute a distanza anche durante i blocchi dei varchi portuali e quando i cortei hanno occupato i binari nelle stazioni ferroviarie.
Quarantamila persone, secondo la Cgil, hanno sfilato in mattinata dal terminal Traghetti del porto di Genova a piazza de Ferrari. Il corteo dopo aver incontrato una delegazione Usb ha raggiunto la sopraelevata che ha percorso fino a piazza Cavour da dove è sceso per confluire in centro città. Circa trecento manifestanti in prevalenza antagonisti in testa a un altro corteo partito dalla zona universitaria di via Balbi composto da migliaia di studenti delle scuole superiori e dell’Ateneo sono entrati nella stazione ferroviaria di Genova Sampierdarena e hanno occupato i binari per alcune ore.
Un terzo corteo organizzato dal Comitato autonomo lavoratori portuali (Calp), Usb e altri sindacati di base nel pomeriggio è partito dal varco portuale Albertazzi in direzione della stazione ferroviaria di Genova Principe dove i binari sono stati occupati paralizzando il traffico ferroviario dell’intera Liguria per diverse ore fino a quando non è stata ottenuta una conferma sulle buone condizioni di salute dei due attivisti genovesi arrestati a bordo della Global Sumud Flotilla, il lavoratore portuale del Calp José Nivoi e il 23enne Pietro Queirolo Palmas.
Bloccata per ore la tangenziale Est a Milano
A Milano tantissimi gli studenti hanno partecipato alla manifestazione che è partita da Porta Venezia per arrivare in piazza Leonardo da Vinci, dove si trova il Politecnico. Ma in pochi si sono fermati nel luogo concordato di fine corteo perchè i manifestanti hanno proseguito fino a entrare nella tangenziale est di Milano, tra gli svincoli di Segrate e Lambrate, bloccando il traffico in entrambe le direzioni.
A Milano si fermano due linee di metropolitana dalle 18
A Milano dalle 18 per lo sciopero generale nazionale chiudono due linee della metropolitana, la M1 e la M3. Rimangono invece aperte le linee M2, M4 ed M5. Lo segnala Atm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico cittadino. Manifestazioni e cortei hanno influenzando il servizio di tram e bus, diverse linee sono state deviate. La metropolitana invece non aveva subito interruzioni per tutta la giornata. Dopo l’1 sono garantite le linee notturne.
Landini: «Presenza straordinaria dei giovani chiede pace»
Le manifestazioni di oggi hanno visto «la partecipazione straordinaria e senza precedenti dei giovani, che chiedono un futuro di pace e di giustizia sociale, con lavoro stabile e contrasto alla precarietà». È il commento del segretario della Cgil Maurizio Landini alla notizia sull’adesione alle manifestazioni di oltre 2 milioni di persone.
Cgil: «più di 2 milioni di persone in 100 piazze»
«La mobilitazione di oggi è stata un successo: più di 2 milioni di persone sono scese in piazza per partecipare ai cortei che si sono svolti in oltre 100 città italiane per lo sciopero generale nazionale in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali, per fermare il genocidio e a sostegno della popolazione di Gaza. In 300 mila hanno percorso le vie della Capitale». Lo annuncia la Cgil in una nota. «Secondo i dati pervenuti finora – prosegue il sindacato – , l’adesione media nazionale allo sciopero generale si attesta intorno al 60%».
Pisa, il corteo invade la pista dell'Aeroporto, stop ai voli
A Pisa i manifestanti hanno raggiunto l’aeroporto “Galileo Galilei” e dopo avere forzato lo sbarramento delle forze dell’ordine hanno invaso la pista e i piazzali dove stazionano gli aeromobili. L’operatività dello scalo è al momento sospesa.
Bologna, cariche in autostrada e lancio di oggetti
A Bologna si sono verificati scontri tra il corteo e le forze dell’ordine che hanno caricato i manifestanti in autostrada e tangenziale. Alcune persone rimaste sulla carreggiata hanno lanciato bottiglie e bastoni. Le cariche sono partite dopo un frangente di fronteggiamento a stretta distanza, in seguito al lancio di lacrimogeni. Dopo un primo breve tafferuglio, seconda carica sulla corsia laterale della tangenziale per respingere i manifestanti di alcune decine di metri.
Milano, sassi contro la polizia che risponde con lacrimogeni
Tensione a Milano tra manifestanti e polizia. Dalla carreggiata nord della tangenziale di Milano occupata dal corteo, i manifestanti hanno lanciato pietre e bottigliette contro le forze dell’ordine schierate dalla parte opposta. Polizia e carabinieri hanno risposto lanciando lacrimogeni e i manifestanti sono arretrati. Finora tra le parti non c’è stato contatto
Salerno, scontri tra manifestanti e polizia
Scontro al porto di Salerno tra polizia e manifestanti nel corteo per la Palestina libera che hanno cercato di bloccare il varco di Ponente.Dopo il lancio di lacrimogeni per disperdere i manifestanti c’è stato un contatto con le forze dell’ordine con botte.
Milano, bloccata la tangenziale Est
Centinaia di manifestanti hanno occupato la tangenziale Est di Milano, all’altezza dello svincolo per Segrate. «Facciamo un atto simbolico, ma l’occupazione della tangenziale segna un cambio di passo. Andiamo in tangenziale perché di fronte a un attacco dell’esercito israeliano di una flotta che trasporta aiuti umanitari la risposta deve essere all’altezza», ha detto Pietro Cusimano dell’Usb Lombardia.
Bologna, corteo in autostrada, chiusa l'A14
L’Autostrada A14 è chiusa a Bologna, fra Borgo Panigale e San Lazzaro, dopo che il corteo ha invaso l’adiacente tangenziale. L’autostrada era stata chiusa per ragioni precauzionali e alcuni manifestanti l’hanno invasa. Chiuso anche il raccordo di Casalecchio fra l’A1 e il bivio con la A14. Risulta così attualmente bloccato quasi tutto il nodo autostradale bolognese.
Napoli, i manifestanti bloccano il porto
Sono, secondo alcune stime degli organizzatori, oltre diecimila i manifestanti che attualmente stanno bloccando il porto di Napoli, impedendo l’accesso ed il deflusso a tutti i veicoli. Attualmente la maggior parte dei manifestanti si trova radunata all’esterno dell’edificio dove sono ospitati gli uffici della Guardia Costiera e della Autorità Portuale e per la loro presenza sono stati bloccati tutti gli accessi all’area portuale partenopea, sia dalle autostrade che dai varchi cittadini. Il blocco sta provocando conseguenze anche sui collegamenti marittimi per le isole del golfo di Napoli.
Firenze, transenne e cartelli stradali sui binari
Durante il corteo in corso a Firenze, al quale partecipano migliaia di persone, un gruppo di manifestanti ha oltrepassato le delimitazioni lungo la linea ferroviaria, posizionando transenne e cartelli stradali direttamente sui binari. L’area interessata è percorsa anche dai treni ad alta velocità, suscitando preoccupazione per la sicurezza e possibili ritardi nella circolazione ferroviaria.
L'ambasciatore di Israele: «I cortei? Non sanno nemmeno per cosa stanno protestando»
«Molti dimostranti non sanno nemmeno per cosa stanno protestando, sono anti establishment, sono anti-governo. È una protesta che non ha nulla a che fare con Gaza e con i palestinesi». Ha parlato così l’ambasciatore israeliano a Roma, Jonathan Peled, ospite a L’Aria che Tira su La7, rispondendo a una domanda sulle manifestazioni in Italia. «Sono molto attento ad etichettare l’antisemitismo, ma senza dubbio c’è ignoranza, notizie false, incitamento e radicalismo, e anche anarchici fanatici che si uniscono per attaccare l’establishment, per attaccare il governo italiano. Gridano ‘Palestina libera’, ma non sanno neanche che cosa stanno gridando».
La Cgil: «100mila in corteo a Milano»
«Al corteo di Milano siamo in 100mila». Lo afferma dalla testa della manifestazione la Cgil di Milano. Intanto i manifestanti, che sarebbero oltre 50mila per diversi operatori delle forze dell’ordine, sono entrati in piazza Leonardo Da Vinci mentre altri cercano di proseguire.
Conte: «Meloni estremista, vuole lo scontro sociale»
«Abbiamo un presidente del Consiglio che sta giocando sporco. È il primo agitatore delle piazze. Sta provocando lo scontro per soffocare il confronto e non è accettabile. Lo dobbiamo denunciare. Il presidente del Consiglio si sta dimostrando il primo estremista perché evidentemente vuole lo scontro sociale. Provoca con le sue affermazioni quasi per incitare alle reazioni e sperare forse di lucrare un qualche consenso politico. E allora dico a tutti i manifestanti, in tutta Italia, non cadete in trappola. Continuate a manifestare pacificamente». È quanto ha dichiarato il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte in merito allo sciopero generale di oggi e la sua «accoglienza» da parte della premier Giorgia Meloni.
La Cgil: «50mila in piazza a Torino»
La Cgil di Torino ha fatto sapere che in piazza nel capoluogo piemontese sono scese «oltre 50mila persone». Il corteo di sindacati, coordinamento Torino per Gaza ed universitari è partito dalla piazza del Municipio, per dirigersi verso il centro. Gli studenti delle scuole superiori si sono radunati invece in piazza Albarello, mentre altri gruppi pro Palestina si sono dati appuntamento in corso Vittorio Emanuele II. La polizia presidia con uno schieramento ingente le Ogr, dove è in corso l’evento “Italian Tech Week”, dove alcuni spezzoni hanno minacciato di dirigersi. All’iniziativa partecipano oggi tra l’altro Jeff Bezos, fondatore di Amazon, John Elkann e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Traffico in tilt in molte zone della città.
Occupata la Scuola Normale di Pisa
Da ieri sera, il movimento studentesco pisano – dopo le occupazioni della facoltà di lettere e del rettorato dell’Università di Pisa – ha occupato anche Palazzo della Carovana, sede della Scuola Normale Superiore. Lo hanno reso noto gli studenti con una nota diffusa nella notte. «Nessun luogo di formazione e produzione di saperi – scrivono – può permettersi di rimanere in silenzio di fronte a un genocidio: per questo abbiamo occupato la Scuola Normale Superiore».
Partiti i cortei in molte città italiane
In mattinata sono partiti i cortei per Gaza e per la Flotilla in tantissime città italiane. Tra le manifestazioni più partecipate si segnalano: Milano, Roma, Napoli, Venezia, Bologna, Trieste, Firenze, Palermo, Salerno, Trento, Potenza, Bari, Taranto, Foggia, Monza e non solo.
Schlein: «Giù le mani dal diritto di sciopero»
«Giù le mani dal diritto di sciopero. Siamo con le lavoratrici e i lavoratori». Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, commenta le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni e del vicepremier Matteo Salvini sullo sciopero generale indetto dai sindacati. La leader dem partecipa al corteo di Roma.
Il corteo di Milano parte sulle note di Bella Ciao
È partito sulle note di Bella Ciao il corteo milanese in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil, Usb e altre sigle. Con in testa il furgone della Cgil, i manifestanti hanno subito svoltato in direzione del Politecnico tra grandi difficoltà di spostamento per il fiume di gente presente. Presenti, oltre ai sindacati, anche studenti, partiti, associazioni e centri sociali.
Le metro restano aperte a Roma e Milano
Restano aperte le cinque linee della metropolitana di Milano, nonostante lo sciopero generale proclamato per oggi da Cgil e Usb. A darne notizia è l’Atm in una nota diffusa stamani nella quale si spiega che «manifestazioni e cortei stanno influenzando» le frequenze di tram e bus e che «diverse linee sono deviate». Anche a Roma nessuna chiusura della metropolitana.
Salvini: «Paghi Landini per lo sciopero»
«Lo sciopero di oggi è illegittimo non perché non lo vuole Salvini, ma perché la Commissione tecnica di garanzia lo ha dichiarato illegittimo. Chi oggi sciopera sa che va contro la legge e rischia sanzioni sia a livello personale che come organizzazioni sindacali». Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo a Mattino Cinque. «Lo organizza Landini? Lo paghi Landini», ha aggiunto il leader della Lega. A proposito della decisione di non precettare lo sciopero, Salvini spiega di averlo fatto «per dare una chance, un segnale di dialogo in un momento delicato e provare ad abbassare i toni e chiedere il rispetto del lavoro. Vediamo oggi se la fiducia verrà raccolta o se se ne fregano. Se la fiducia oggi non verrà raccolta, sapremo come intervenire».
Il Garante: «Sciopero delicato ma la legge va rispettata»
Quello di oggi «non è uno sciopero qualsiasi, ha un grande impatto emotivo e va trattato con delicatezza». Lo afferma, in un’intervista al Corriere della Sera, Paola Bellocchi, presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi, che ha giudicato l’agitazione «illegittima». Il problema, spiega Belocchi, è che lo sciopero è stato proclamato «senza il necessario preavviso dei dieci giorni». E aggiunge: «Qui non sono in discussione la solidarietà verso Gaza, né le sofferenze dei civili palestinesi, che però non rappresentano le fattispecie previste dal legislatore che possono essere, ad esempio, un colpo di Stato, una strage terroristica. Non stiamo giudicando le motivazioni dello sciopero, né abbiamo sminuito la gravità di quello che sta accadendo: noi applichiamo la legge, pur con la consapevolezza della gravità della situazione».
A Roma treni cancellati e ritardi fino a 80 minuti
Alla stazione Termini di Roma, i monitor mostrano diversi treni cancellati e con ritardi fino a 80 minuti. Un avviso di Trenitalia informa i passeggeri che fino alle ore 20.59 di oggi, i treni potranno subire ritardi o variazioni per uno sciopero nazionale del personale del gruppo Fs italiane, Italo e Trenord.
Landini: «Piazze strapiene per fermare il genocidio»
«Le piazze saranno strapiene. Questa reazione umanitaria di fraternità e solidarietà è una cosa di cui bisognerebbe andare fieri. Dimostra l’umanità e la volontà di persone per bene che vogliono fermare un genocidio e stanno facendo quello che i governi e gli Stati hanno fatto finta di non vedere o di cui addirittura sono complici», ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, ai microfoni di Radio Anch’io nel giorno dello sciopero generale.
Bloccato l'accesso al porto di Livorno
Le mobilitazioni pro Pal hanno bloccato il traffico commerciale in ingresso e uscita dalla zona nord del porto di Livorno, con lunghe file di mezzi pesanti e Tir intrappolati tra il ponte Genova e via Leonardo da Vinci. Come annunciato nei giorni scorsi, i portuali hanno invaso le carreggiate del grande nodo viario già alle 6 di questa mattina, con un presidio, posizionando transenne e accendendo fuochi per impedire il passaggio dei veicoli, compresi quelli dei passeggeri dei traghetti.
