Trump reintroduce la festa di Cristoforo Colombo negli Usa. Esulta Giorgia Meloni: «La storia non si cancella!» – Il video
Lo aveva anticipato qualche mese fa e oggi l’ha fatto davvero: Donald Trump ha firmato la proclamazione per la festa di Cristoforo Colombo. «Siamo tornati, italiani! Noi amiamo gli italiani», ha detto il presidente, scherzando con la stampa sull’applauso scrosciato alla firma all’inizio della riunione di governo alla Casa Bianca. «Non l’ho mai visto succedere», ha commentato. Lo slancio di Trump è stato ben preso ricambiato dalla premier italiana Giorgia Meloni, che ha sottolineato i meriti tutti politici della decisione del governo Usa: «Ringrazio il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver ripristinato il Columbus Day e per aver così ricordato che la storia non si cancella. E lo ringrazio per aver, in questa occasione, ribadito il legame antico che unisce le nostre due Nazioni e che entrambi intendiamo rafforzare, anche grazie al prezioso contributo dell’orgogliosa comunità italo-americana», ha scritto in serata sui social la premier.
Il significato politico del Columbus Day
Molto sentito nella comunità italo-americana, il Columbus Day, come è chiamata la festa negli Stati Uniti, commemora il navigatore italiano che scoprì il continente americano. Sebbene nasca come occasione per celebrare la tradizione e la storia degli italiani nel Nuovo Mondo, la ricorrenza ha assunto negli ultimi anni anche un significato politico. La figura di Colombo è infatti sempre più contestata per via delle violenze coloniali che iniziarono con il celebre sbarco del 1492 e la successiva conquista del continente americano da parte degli europei.
L’annuncio di Trump lo scorso aprile
Su questa battaglia culturale, il presidente non aveva mancato di dire la sua. Lo scorso 27 aprile, dopo essere passato dall’Italia per i funerali di Papa Francesco, Trump aveva usato la festa per portare avanti un attacco politico: «I Democratici hanno fatto tutto il possibile per distruggere Cristoforo Colombo, la sua reputazione e tutti gli italiani che lo amano tanto. Hanno buttato giù le sue statue, mettendoci al posto nient’altro che il WOKE, o peggio il nulla totale!». Per poi annunciare: «Sarete felici di sapere che Cristoforo sta per tornare alla grande. Riesumo qui e ora il Columbus Day secondo le stesse regole, date e luoghi nei quali si svolgeva da decenni!».
Cos’è e quando si celebra il Columbus Day
Il Columbus Day è stato celebrato per la prima volta nel 1869 dagli italoamericani di San Francisco. Istituzionalizzata nel 1905 in Colorado, la giornata è stata proclamata festa federale dall’allora presidente Usa Franklin Delano Roosevelt nel 1937. Inizialmente si teneva il 12 ottobre, giorno dello sbarco di Colombo, ma dal 1971 è stata spostata al secondo lunedì di ottobre. Nel giorno di Colombo si tengono parate e cerimonie in molte città americane, su tutte Chicago e New York. Negli ultimi anni però, molte città o Stati a guida democratica hanno messo in discussione la festa, proponendo o decidendo di celebrare al posto di quella ricorrenza la Giornata dei popoli indigeni, un momento per onorare le culture e i contributi dei popoli nativi americani.