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Giorgia Meloni telefona a Sigfrido Ranucci, ma lui non riesce a risponderle. Scambio di sms fra i due. Oggi arrivate due nuove querele al conduttore di Report

21 Ottobre 2025 - 19:59 Fosca Bincher
Ranucci e Meloni
Ranucci e Meloni
Da piazza Santi Apostoli alla manifestazione di solidarietà al giornalista Rai lui si collega con la radio e svela la vicinanza espressa dalla premier. Ma anche che da un politico di centrodestra gli è appena arrivata una nuova causa. Commovente lettera di una ragazza di 20 anni morta di tumore subito dopo averla scritta.

Giorgia Meloni ha cercato al telefono Sigfrido Ranucci senza però riuscirci, perché lui non poteva rispondere al telefono in questo momento. Lo ha rivelato il conduttore di Report collegandosi con la trasmissione Il Rosso e Il Nero su Radio Uno mentre si trovava in piazza Apostoli per la manifestazione in sua solidarietà organizzata dal leader M5s, Giuseppe Conte. Ranucci ha sostenuto che «è bello leggere notizie per cui anche esponenti del centrodestra sono venuti alla manifestazione di solidarietà in piazza dei Santi Apostoli. Ho ricevuto anche una telefonata della premier Giorgia Meloni, ma non sono riuscito a rispondere e me ne sono scusato. Mi ha chiamato purtroppo mentre ero in procura. Comunque, ho ricevuto tanti attestati di solidarietà e questo non può che fare piacere». Secondo quanto risulta a Open, anche se Ranucci non lo ha specificato nel collegamento, dopo avere tentato di contattarlo a voce, la Meloni gli ha poi scritto un messaggio whatsapp di vicinanza e solidarietà, e appena uscito dalla procura Ranucci le ha risposto ringraziandola.

La lettera in punto di morte di una ragazza, le due nuove querele arrivate ora in Rai

Ranucci è poi salito sul palco di piazza Santi Apostoli rigorosamente in camicia bianca (anche se la temperatura verso le 19,30 stava scendendo) e ha fatto salire con lui la squadra di Report, per ringraziare tutti «anche molti esponenti del governo» per la solidarietà mostrata in questi giorni. Ma poi è andato ad elencare i contenuti delle sue inchieste, dai 6 milioni di italiani che non riescono a curarsi, ai 300 mila precari a scuola, alle forze di polizia che muoiono sul lavoro. Poi ha raccontato: «Ero a Modena per presentare il mio libro e si è avvicinata a me una madre che mi ha consegnato una lettera della figlia. Le ho detto subito di ringraziare sua figlia e lei mi ha spiegato che era morta qualche giorno prima. Si chiamava, Miriam e aveva 20 anni. Era a Modena per curarsi di tumore, perché nella sua Regione non poteva ricevere le cure. Ha passato due anni di cura non perdendosi mai una puntata di Report e per questo ha consegnato in punto di morte a sua mamma una lettera per ringraziare noi di Report per le inchieste fatte». Poi Ranucci ha citato un lungo elenco di norme che limitano la libertà di stampa, fra le quali ci sono lui anche le limitazioni alle informazioni su persone arrestate o indagate per «quella presunzione di innocenza che farebbe comodo anche a me visto che sono imputato in molti procedimenti». In radio poco prima Ranucci aveva rivelato che oggi un dirigente Rai gli ha consegnato «due nuove querele», una dalle quali da un vecchio leghista della Lega di Umberto Bossi per una inchiesta di Report sui finanziamenti di quel partito.

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