Bruno Vespa rincara la dose su Sinner: «Dimenticavo che ha anche detto no alle Olimpiadi e a Mattarella. Serve altro?»

Dopo averlo criticato per essere «tedesco residente a Montecarlo», il giornalista Rai Bruno Vespa torna ad attaccare il tennista Jannik Sinner. Questa volta perché ritenuto colpevole di una serie di rifiuti che avrebbero alimentato la sua disaffezione nei confronti dell’Italia. Il riferimento iniziale alla residenza del campione altoatesino nel Principato di Monaco – dove risiedono anche altri tennisti italiani come Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini – non era bastato a Vespa. Il giornalista ha infatti pubblicato un nuovo tweet: «Nell’elencare le ragioni di disaffezione di Sinner nei confronti dell’Italia, oltre alla residenza a Montecarlo e al rifiuto di giocare quest’anno in Davis, dimenticavo la rinuncia alle Olimpiadi e soprattutto il rifiuto di incontrare il capo dello Stato. Serve altro?».
Nell’elencare le ragioni di disaffezione di Sinner nei confronti dell’Italia, oltre alla residenza a Montecarlo e al rifiuto di giocare quest’anno in Davis, dimenticavo la rinuncia alle Olimpiadi e soprattutto il rifiuto di incontrare il capo dello Stato. Serve altro?
— Bruno Vespa (@BrunoVespa) October 25, 2025
I rifiuti di Sinner
Il primo riferimento riguarda le Olimpiadi di Parigi 2024, quando Sinner annunciò il suo forfait a causa di una tonsillite, una rinuncia che lo stesso giocatore definì dolorosa. Il secondo episodio è legato al Quirinale, a gennaio, dopo la conquista del suo secondo Australian Open: Sinner scelse di non recarsi al Colle per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, diversamente da quanto aveva fatto l’anno precedente. Con questo nuovo attacco, Vespa aggiunge un ulteriore capitolo alla polemica già accesa sul rapporto tra il giovane talento del tennis italiano e l’opinione pubblica, alimentata dalle scelte personali di Sinner e dalla sua gestione della carriera internazionale.
