La teoria del complotto sulle foto lunari e le “strane ombre” dell’Apollo 14

L’uomo è davvero andato sulla luna? Le missioni del programma Apollo continuano a essere bersaglio di teorie del complotto. Di tanto in tanto, queste ipotesi, regolarmente smentite, ritornano. Stavolta, grazie ai social media, circola la controversia riguardante l’anomalia delle ombre in una fotografia lunare. L’immagine, spesso presentata dai complottisti in versioni fortemente ritoccate, mostra oggetti e rocce sul terreno lunare che proiettano ombre apparentemente non parallele. Secondo i sostenitori della messa in scena, ciò proverebbe che l’immagine è stata scattata in uno studio cinematografico con l’uso di luci multiple, anziché sotto l’unica fonte di luce del Sole.
Per chi ha fretta
- La foto è autentica, si tratta dello scatto AS14-68-9487 realizzato durante la missione Apollo 14.
- L’illusione che le ombre non siano parallele è causata dall’effetto ottico della prospettiva (punto di fuga), che fa sembrare che linee parallele (come le ombre o i binari ferroviari) convergano in lontananza.
- L’effetto viene amplificato dall’irregolarità della superficie lunare caratterizzata da dossi e rilievi, devia la direzione percepita delle ombre.
- La realtà degli allunaggi è provata dalla presenza di retroriflettori sulla Luna e dalle immagini ad alta risoluzione dei siti di atterraggio
Analisi
L’idea delle ombre incoerenti circola da tempo. Già nel 2001 con il documentario Conspiracy Theory: Did We Land on the Moon? di Fox TV. In Italia è stata poi rilanciata dal documentario del 2017 American Moon, di Massimo Mazzucco. Questi mostra lo scatto a diversi fotografi che lo giudicano come falso per via delle luci e ombre. Proprio questa parte viene ripresa da un video spopolato su Facebook.

Il bias della foto falsa
Tuttavia, prima di arrivare alla foto in questione ne viene mostrata un’altra, che i fotografi identificano ugualmente come falsa, correttamente in questo caso, visto che si tratta di un noto fotomontaggio risalente al 2008, creato da Ed Hengeveld. Questa immagine è un falso dichiarato pubblicato nella sezione dell’Apollo Lunar Surface Journal, dove vengono raccolti collage digitali a scopo illustrativo, non come materiale NASA originale.

L’aver visto una foto falsa prima di quella autentica ha probabilmente indotto un bias di conferma nei fotografi, portandoli a dubitare anche della seconda immagine. Convinti che la prima fosse una prova di manipolazione, hanno giudicato “falsa” anche la vera foto NASA.
La prospettiva inganna
Le incongruenze delle ombre nascono da un malinteso ottico. I complottisti affermano che, poiché il Sole è l’unica fonte di luce sulla Luna, le ombre dovrebbero essere perfettamente parallele, non essendolo, ne deducono l’uso di luci artificiali. In realtà, la fotografia è autentica e l’apparente divergenza delle ombre è spiegabile con un comune effetto prospettico: l’angolazione dell’obiettivo fa sì che linee parallele appaiano convergenti, come accade per i binari del treno e dimostrato nell’analisi di Paolo Attivissimo.

È un fenomeno ottico elementare che si osserva quotidianamente anche sulla Terra. Inoltre, se davvero ci fossero state più luci di scena, ogni oggetto avrebbe proiettato ombre multiple.
Il terreno lunare
L’effetto è amplificato dal rilievo irregolare del suolo lunare: crateri, dossi e pendii modificano l’orientamento percepito delle ombre. Test sperimentali, come quelli dei Mythbusters hanno dimostrato che lo stesso fenomeno si riproduce con una sola fonte di luce e un terreno paragonabile a quello lunare.

Conclusioni
La foto mostrata nel video di Facebook è reale, le ombre “anomale” come definite dai complottisti non sono altro che il frutto della prospettiva fotografica e l’irregolarità del terreno lunare. La foto, identificata come AS14-68-9487, è autentica e fa parte degli archivi NASA.
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