L’addio di Milano a Ornella Vanoni, amici e cittadini al Piccolo per l’ultimo omaggio sulle note di “Domani è un altro giorno” – Foto e video
Una bara di legno chiaro, collocata ai piedi del palco del Piccolo Teatro Grassi e circondata da due cuscini di girasoli, accoglie l’ultimo saluto a Ornella Vanoni, morta venerdì all’età di 91 anni. Alle sue spalle, una grande ghirlanda di rose bianche donata dal teatro e i gonfaloni della Regione Lombardia e del Comune di Milano fanno da cornice alla camera ardente. All’apertura, si è svolto un breve momento di raccoglimento con i familiari, il sindaco Beppe Sala e l’assessore Tommaso Sacchi. Tra i primi ad arrivare per renderle omaggio anche Emma Marrone. In sottofondo, in riproduzione continua, la voce di Vanoni con Domani è un altro giorno. Nel corso della mattinata sono arrivati anche Fabio Fazio, Fiorella Mannoia, il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia e l’attrice Lella Costa. La direzione del Teatro ha stimato un passaggio di oltre 5mila persone. La camera ardente riaprirà domani dalle 10 alle 13. Poi alle 15 di lunedì 24 novembre, giorno di lutto cittadino, verranno celebrati i funerali nella chiesa di San Marco a Brera, nel quartiere dove l’artista viveva.

Fresu: «Per me Ornella ha rappresentato l’enormità»
Tra i presenti alla camera ardente anche Paolo Fresu, che domani – lunedì 24 novembre – suonerà al funerale, come da desiderio espresso dalla stessa Vanoni. «Non ho altro da aggiungere se non un silenzio amicale. Per me Ornella ha rappresentato ciò che ha rappresentato per il mondo intero: un’enormità», ha commentato il trombettista. Al Piccolo Teatro sono arrivati anche Madame, Francesco Gabbani e Memo Remigi. Fiorella Mannoia, visibilmente emozionata, ha ricordato così l’artista: «Era una donna colta, elegante, libera. E soprattutto una cantante straordinaria». Poi un pensiero più personale: «Era molto ironica, la battuta non le mancava mai. Era doveroso esserci. Ha vissuto lucidamente fino all’ultimo. Una morte più dolce non si poteva avere». Anche Arisa ha voluto lasciare un messaggio: «Una grande perdita. Gli artisti non dovrebbero morire mai, e in un certo senso non muoiono: restano con noi attraverso ciò che hanno creato. E fortunatamente Ornella ha lasciato tantissimo».
Sala: «Vanoni rappresenta la milanesità»
Ornella Vanoni per Milano «rappresenta la milanesità intesa come la voglia di essere liberi e non condizionati sempre dal giudizio degli altri, del mainstream», ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala. «Lei da questo punto di vista è stata un bellissimo esempio, una storia molto dedicata alla nostra città e quindi credo che dovremmo trovare delle formule per essere riconoscenti ma anche un po’ per lasciare il suo insegnamento». Per omaggiarla in città, «la domanda è sempre sulla via ma secondo me, al di là delle regole che abbiamo, è stata talmente una persona importante di Milano che bisogna trovare una formula per continuare a mandare avanti il suo insegnamento, quindi ci ragioniamo – ha aggiunto -. Non eravamo pronti. Mi diceva sempre che aveva i suoi acciacchi, però al contempo aveva questo spirito e sembrava invincibile».
Vanoni chiedeva la dedica di un’aiuola «e anche quella era una parte del gioco e dello scherzo – ha sottolineato Sala -, è chiaro che secondo me bisogna fare onestamente un po’ di più, ci stavamo pensando, ma troviamo qualche formula un po’ significativa. Bisogna sentire anche la famiglia e le persone che le stavano più vicine nell’ultima fase. Diciamo che dichiaro pienamente la responsabilità del Comune a creare qualcosa che permetta appunto di far sì che Ornella sia sempre un po’ fra di noi». Vanoni «era una donna straordinaria. Penso ai miei ricordi quando veniva in ufficio: al posto di chiedermi di lavoro – ha concluso Sala -, mi chiedeva sempre della mia vita privata, voleva sapere se ero felice, se ero arrabbiato e come andava il mio rapporto di coppia. Cercheremo di ricordarla nel modo migliore».

Foto copertina: ANSA/MATTEO CORNER | Camera ardente di Ornella Vanoni al Piccolo Teatro, l’arrivo del feretro Milano 23 Novembre 2025
