Francesco Totti condannato per gli stipendi alla segretaria, la causa persa sulla scuola calcio: l’attacco finale per farsi pagare

La scuola calcio di Francesco Totti è stata condannata dalla corte d’Appello di Roma lo scorso marzo, dopo che una dipendente storica aveva fatto causa alla società dell’ex capitano giallorosso. Non una dipendente qualunque, come racconta il Fatto quotidiano, ma la donna che si era occupata della segreteria della scuola calcio negli ultimi dieci anni. La condanna risale allo scorso marzo, a ottobre è diventata definitiva: da allora però il risarcimento dovuto all’ex dipendente non è ancora arrivato.
La segretaria della scuola calcio «Totti soccer school» gestiva le iscrizioni e i tesseramenti, al suo posto disponibile sei giorni su sette. La donna maneggiava non poco denaro, quindi, per la dirigenza tottiana era indiscutibilmente una persona di fiducia. Il suo ruolo sarebbe stato cruciale, tanto che per allontanarsi dall’ufficio, ricorda il Fatto, doveva ogni volta chiedere il permesso.
Eppure per la scuola calcio di Totti, la donna era solo una «collaboratrice autonoma». I suoi contatti venivano rinnovati di anno in anno, senza poter godere né di ferie, né di altre tutele. Nel 2017 il suo contratto non viene rinnovato. La donna si rivolge all’avvocata Francesca Massi. In primo grado però il tribunale di Roma non riconosce alla donna un vero rapporto di lavoro dipendente. In appello però la donna ottiene giustizia, anche grazie ai diversi testimoni che confermano: lei lavorava nella scuola calcio di Totti sin dal primo giorno, nel lontano 2007.
Per i giudici, la scuola calcio di Totti deve riassumere la donna. A lei deve anche essere riconosciuto un risarcimento di 16 mila euro, più 80 mila euro per le differenze retributive accumulatesi nei dieci anni. Senza dimenticare le spese legali. La società non ha impugnato la sentenza, perciò a ottobre è diventata definitiva. Dalla scuola calcio di Totti però ancora nessuna traccia di quei quasi 100 mila euro. Prossima sfida sarà davanti al tribunale fallimentare, dove la società di Totti dovrà dimostrare la propria situazione patrimoniale, dopo che l’avvocata della donna ha presentato ricorso chiedendo l’apertura di una procedura di liquidazione giudiziale.
